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Al via la raccolta firme per la sanità!

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È ora di dire basta all'attacco della destra alla sanità pubblica e al diritto alla salute delle persone! È partita la mobilitazione di raccolta firme per la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare per una nuova sanità lombarda: dopo anni e anni di malgoverno regionale che ha favorito i privati a discapito della sanità pubblica, è ora di rimettere al centro la medicina territoriale, i consultori, i servizi per la salute mentale. È ora di tornare a investire sulla prevenzione, tagliare le insopportabili liste di attesa, di valorizzare il personale sanitario e rimettere il privato al servizio del pubblico (e non viceversa). È ora di dare risposte chiare e concrete alle cittadine, ai cittadini e i loro bisogni. Nelle prossime settimane saremo nelle strade e nelle piazze di Brugherio per raccogliere le firme secondo questo calendario: - sabato 20 aprile, dalle ore 10:00 alle ore 12:30, al mercato comunale, all'altezza dell'incrocio fra via Kennedy e via XX

Decidono le donne

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Ricordate quando Meloni disse che non avrebbe toccato la 194? Mentiva. È in corso un attacco pesante alla libertà delle donne di scegliere sul proprio corpo. Ce lo aspettavamo da questa destra che ovunque governa cerca di minare l’attuazione della 194 e di restringere il diritto delle donne che cercano di avere accesso ad una interruzione volontaria di gravidanza. È molto grave il blitz della destra in Parlamento con questo emendamento, che vuole fare entrare nei consultori associazioni antiabortiste, per incidere psicologicamente e in modo inaccettabile, violento sulle donne che cercano di avere accesso alla interruzione volontaria di gravidanza.

Fontana, ascolta questa piazza!

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Fontana, ascolta questa piazza!  Questa mattina eravamo in tantissimi a manifestare contro i tagli della Giunta ai sussidi per le persone con disabilità e per i caregiver. Centinaia di famiglie e associazioni, un’unica voce per chiedere di stanziare subito i dieci milioni di euro necessari: non è accettabile che solo una minima parte delle 700 domande che vengono presentate ogni anno venga accolta.  Nel frattempo il gruppo dem in Consiglio Regionale, insieme a tutte le opposizioni, ha deciso di abbandonare l'aula in segno di protesta contro l'indifferenza della destra lombarda verso le persone con disabilità, le loro famiglie e le associazioni. È inaccettabile che le grida di dissenso provenienti dalla piazza durante la manifestazione contro i tagli alle disabilità siano cadute nel vuoto, ignorate dalla maggioranza e dalla giunta Fontana. Un’arroganza mai vista da parte di chi dopo aver tagliato i fondi e non ha nemmeno il coraggio di ascoltare: la richiesta di dialogo avanzata

Benzina alle stelle

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La benzina è alle stelle, con i prezzi mai così alti da sei mesi a questa parte che sfiorano i 2 euro al litro.  La fotografia è questa, ed è impietosa.  La benzina al self service è a 1,911 euro al litro, il prezzo massimo da sei mesi , dallo scorso 19 ottobre.  Il prezzo medio del diesel self è 1,811 euro al litro. Sono i dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy,  aggiornati alle 8 del  7 aprile ed elaborati da  Quotidiano Energia .  Sul servito, la benzina arriva a un prezzo medio di 2,048 euro al litro, il diesel a 1.951 euro al litro, mentre il Gpl oscilla tra 0,723 e 0,741 euro al litro, e il metano auto va da 1,308 a 1,414 euro al kg . Non male per chi sembrava pronta a ingaggiare una crociata contro le accise.  Dovevano tagliare le accise, non l’hanno fatto. Con il Piano Mattei, tra le tante cose dette, dovevano trovare una soluzione ai rincari energetici, non l’hanno fatto. Dovevano abbassare il costo della benzina

L'ipocrisia della destra

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I disturbi alimentari colpiscono sempre più giovani in Italia e stanno diventando una delle principali cause di morte dopo gli incidenti stradali. Non possiamo rimanere a guardare. Per questo martedì 26 marzo il nostro Capogruppo, Carlo Polvara , ha presentato una mozione in Consiglio Comunale per chiedere all'amministrazione di attivarsi per chiedere al Governo di ripristinare integralmente il fondo di contrasto a questi disturbi e organizzare iniziative per la cittadinanza. La mozione, ovviamente, è stata affossata dal centrodestra senza peraltro dare particolari motivazioni al voto contrario.  In questi giorni scopriamo la determinazione numero 204 del 10 aprile, che ha per oggetto la realizzazione di un evento di sensibilizzazione sui disturbi dell'alimentazione. È davvero molto curioso che l'amministrazione dopo aver bocciato in Consiglio la nostra proposta, ora si attivi per renderla esecutiva. Se la scelta è dovuta a un ripensamento, seppur tardivo, siamo contenti di

Europee, Schlein lancia la campagna del PD

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Con un’energia rinnovata e nuovi colori, il rosso e il bianco, che ricordano quelli del PSE,  Elly Schlein  ha lanciato oggi, dalla sede della Stampa Estera a Roma, la campagna del Partito Democratico per le prossime elezioni europee. Una campagna focalizzata su una serie di dicotomie che riflettono le priorità e le sfide che il partito intende affrontare: “ Aria pulita, non veleni”; “Il mare, non un cimitero”; “Una famiglia, non un bersaglio”.  Il leitmotiv della campagna è  “L’Europa che vogliamo” , che si propone come un manifesto per un progetto europeo più solidale e attento alle questioni ecologiche.  “Tenere insieme queste due sfide, la giustizia sociale e quella climatica, si traduce esattamente in quella dimensione europea: diritto alla salute, diritto alla casa, diritto allo studio: trasformazione digitale e conversione ecologica possono farci cambiare un modello insostenibile e produrre impresa nuova, lavoro di qualità”, dice la Segretaria . Un dibattito che “penso sia molto

Taglie sulle disabilità, tutti in piazza

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Martedì prossimo, 16 aprile, il PD lombardo sarà ancora in piazza con le tante associazioni di persone con disabilità e con le loro famiglie per manifestare contro i tagli della giunta Fontana. Chiediamo di stanziare in tempi brevi dieci milioni di euro, necessari per cancellare definitivamente i tagli dei sussidi e per garantire a tutte le persone con disabilità un sostegno adeguato per l’assistenza. Ogni anno sono circa 700 le nuove domande di sostegno, ma allo stato attuale solo una minima parte potrà essere accolta. La maggior parte delle persone, con elevati bisogni di assistenza, sarà costretta ad attendere in lista d’attesa. Ma la cosa più grave è che si deve attendere la morte di un altro beneficiario. Continueremo la nostra battaglia contro questa follia e per non lasciare indietro nessuno. L’appuntamento è per martedì 16 aprile, alle 11.00 di fronte al Pirellone a Milano. Noi ci saremo.

150 miliardi fermi

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Immaginate di avere a disposizione 150 miliardi di euro per migliorare la sanità, la scuola, l’edilizia pubblica, l’innovazione tecnologica, la transizione energetica, per contrastare il dissesto idrogeologico, combattere le diseguaglianze sociali e territoriali, e non spenderli.  Un ritardo nella spesa del PNRR confermato dalla lettera inviata dal Ministro Giorgetti alla Commissione Europea, in cui chiede più tempo per la messa a terra dei progetti che scalerebbero al 2026.  La destra sta sprecando la più grande occasione di rilancio del Paese dal dopoguerra a oggi. Un’incapacità targata Meloni e Fitto.

Per la destra la salute degli italiani non è una priorità

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Nonostante la decisa presa di posizione della Conferenza delle Regioni, che è arrivata a minacciare il ricorso alla Corte costituzionale se non si fossero recuperate le risorse per la messa in sicurezza degli ospedali, il Governo e la maggioranza hanno respinto l’emendamento del PD soppressivo del taglio di 1,2 miliardi destinati agli investimenti per la sanità previsti nel Piano Nazionale Complementare.  Nessuna garanzia è stata data alle Regioni, che in molti casi hanno già assunto impegni vincolanti a valere su quei fondi, sulla possibilità di finanziamenti alternativi.  L’ennesima dimostrazione del disinteresse di questo Governo per la salute dei cittadini e per il futuro della sanità pubblica.

Liste d'attesa, per la destra vanno bene così

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La destra in Consiglio Regionale ha bocciato la mozione presentata dal PD per aumentare le risorse sanitarie messe a disposizione dallo Stato al 8% del PIL. L’ennesimo duro colpo per coloro che speravano in un impegno concreto per migliorare il servizio sanitario. La proposta rappresentava una possibilità concreta per incidere realmente sul taglio delle liste d'attesa e dare risposta alle nuove sfide e ai nuovi bisogni di cura e assistenza. Questa destra sembra non voler affrontare il dibattito sulla sanità per non mettere in discussione il loro modello sanitario basato sul ricatto: “vuoi farti curare, paga”. Nonostante i continui tagli, nel frattempo c’è un modo per far valere i propri diritti e far rispettare le tempistiche indicate nelle ricette mediche. È possibile usufruire del RUA, il responsabile unico aziendale, la figura interna a ogni azienda ospedaliera che lavora per garantire l’assistenza nei tempi previsti dall’impegnativa. In base alla delibera regionale del 2019 puo

Un DEF senza cifre

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La politica dello struzzo della destra: un DEF (documento di economia e finanza) senza cifre. Sanno che andranno incontro ad una procedura per deficit eccessivo ma non vogliono dirlo agli italiani.  Un Governo inaffidabile che, sull’altare della propaganda, sceglie di mettere le mani nelle tasche degli italiani e di danneggiare duramente la credibilità internazionale del Paese.  “Siamo oltre la finanza creativa. Siamo alla presa in giro: il governo presenta un DEF “transitorio”, cioè non dice come coprirà le spese almeno fino alle Europee. Poi la ricetta sarà la solita: tagli a sanità, scuola, lavoro. Irresponsabili e incoscienti, a spese dei cittadini”. La Capogruppo dem alla Camera, Chiara Braga , commenta così il Documento di economia e finanza approvato in Consiglio dei Ministri.  Un provvedimento che la Cgil definisce “una scatola chiusa”, e che tante polemiche aveva suscitato già alla vigilia della discussione in CdM. Al centro della contesa, la decisione del governo Meloni di pr

Studenti fuori sede, come richiedere il voto

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Segnaliamo che gli studenti fuori sede potranno votare per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno.  Per farlo bisognerà registrarsi seguendo le istruzioni pubblicate dal Comune in cui si vive, entro il 5 maggio.  Votare è un nostro diritto e finalmente anche gli studenti fuori sede potranno esercitarlo appieno, per non lasciare ad altri le scelte sul proprio futuro.  Per anni abbiamo lottato come Partito Democratico per garantire il diritto di voto ai fuorisede. Questa è una prima vittoria che però è monca, perché riguarda solo gli studenti e non anche i lavoratori. Continueremo quindi a portare avanti le nostre battaglie, per garantire a tutte e tutti questo fondamentale diritto.

Sicurezza sul lavoro, in piazza assieme ai sindacati

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A fronte dell’ennesima tragedia sul lavoro riproponiamo al governo e alla maggioranza di lavorare davvero seriamente sul tema della sicurezza sul lavoro. Abbiamo ottenuto un primo importante risultato: la necessaria estensione delle tutele economiche e normative contenute nei contratti siglati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative in tutti i casi di appalto e subappalto. Ma su tanti altri aspetti, fra cui formazione, prevenzione, patente a crediti, contrasto alla precarietà del lavoro, le risposte sono ancora totalmente insufficienti.  Per questo il Partito democratico parteciperà alle mobilitazioni sindacali di domani per la sicurezza sul lavoro. Chiediamo inoltre che in tutti i territori le iniziative del PD di questo fine settimana insistano sul tema della sicurezza sul lavoro.  Maria Cecilia Guerra , Responsabile Lavoro Segreteria nazionale del Partito Democratico

Una destra non credibile

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L’attenzione alla disabilità e ai disturbi dello spettro autistico è una cosa seria, è un tema che richiede impegno costante, attenzione e i fondi necessari per aiutare le famiglie e i caregiver.  La giunta Fontana non solo se ne lava le mani durante tutto l’anno, ma utilizza le ricorrenze come passerelle suscitando la giusta ira di chi in questi anni ha visto arretrare i propri diritti e ha subito i tagli ai sostegni da parte di Regione Lombardia. La destra non è credibile e i lombardi lo sanno.  Noi continueremo a dare battaglia, al fianco delle associazioni e delle persone più fragili.