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Visualizzazione dei post con l'etichetta giovani

Voto per i fuori sede subito!

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Il Governo continua a ostacolare il diritto di voto degli studenti fuori sede: la legge, approvata a luglio alla Camera, è ferma al Senato a causa di questa destra.  Noi chiediamo che il provvedimento venga votato al più presto in aula per permettere agli studenti fuori sede di votare alle prossime elezioni europee.  Chiediamo con forza alla maggioranza e al Governo Meloni di non girarsi dall’altra parte, di assicurare subito, tempestivamente, l'esercizio democratico e libero del voto per tutti gli studenti e le studentesse fuori sede.

L'Italia che non investe sui giovani

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L’Italia di Meloni è un Paese che non investe sui giovani.  Di 25 miliardi stanziati dalla legge di bilancio solo il 3% è previsto per misure, dirette o indirette, a favore della popolazione giovanile. Tra mancati investimenti sull’istruzione, sulla cittadinanza attiva, sulle politiche per il lavoro e sul benessere psicologico, il Governo abbandona le nuove generazioni.  Li hanno insultati chiamandoli fannulloni, ora gli negano anche il futuro. È la destra che odia le ragazze e i ragazzi.

Una manovra arrogante e letale per i servizi pubblici

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“Un anno fa di questi tempi ad accompagnare la prima vostra legge di bilancio era stata un lunga litania di alibi per il poco tempo a disposizione. Oggi non avete scuse.  È una manovra pienamente figlia vostra e si vede. Eccome. È figlia dell’arroganza con cui vi siete chiusi a ogni tipo di confronto  con decreti e fiducie”.  La Segretaria del Partito Democratico  Elly Schlein  alla Camera dei deputati apre così la dichiarazione di voto del PD alla legge di bilancio. Una legge di bilancio arrivata, come al solito, sul filo di lana, malgrado le promesse e le assicurazioni di una maggioranza che si professa unita, ma che unita non è, e porta in Aula una manovra figlia delle sue divisioni, “più profonde di quanto volete dare a vedere”, rincara Schlein: “basta pensare alla  vicenda del superbonus, ora, dopo il danno aggiungete la beffa di creare disparità all’interno dei condomini ”. Ed ancora, “è  una manovra che fa male al Paese e infligge un colpo letale ai servizi pubblici. Mance e man

Sanità, scuola e lavoro: da noi una contromanovra

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Io ho già detto che Meloni vuole comandare e non governare e lei ha risposto che in realtà vuole dare solo più potere ai cittadini. Ricordo che nell’unico incontro in cui ci hanno convocato tra le proposte che abbiamo portato a quel tavolo c’era la riforma della legge elettorale per far scegliere ai cittadini i loro rappresentanti. Ma di questo Meloni non parla mai.  Certo, lei è saldamente al comando di un partito personale e con le liste bloccate decide chi va in Parlamento. E allora non sia ipocrita: se vuole far contare di più il voto dei cittadini cambiamo la legge elettorale invece di avanzare una proposta di riforma costituzionale che non esiste in nessun altro Paese e scardina l’equilibrio tra i poteri dello Stato.  È inaccettabile vedere un governo mentire a viso aperto agli italiani : quando dicono che questa riforma non intacca le prerogative del capo dello Stato mentono sapendo di mentire, perché anche un bambino capisce che se ci sono due figure istituzionali e una viene e

Non è un Paese per giovani

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L’Istat certifica che l’Italia ha perso 3 milioni di giovani (di età fra i 18 e i 34 anni) negli ultimi 20 anni, e che il nostro Paese è il più basso in Europa per incidenza giovanile.  Le cause della bassa natalità e delle “fughe all’estero” sono molteplici, a partire dalla mancanza di stabilità lavorativa e possibilità di progettare il futuro. Tutto questo ci sta portando, rapidamente, in un vero e proprio inverno demografico, con una popolazione che aumenta invecchiando, e sta penalizzando in particolar modo il Sud.  L’Italia non è un paese per giovani, ma deve diventarlo. Occorrono un piano per il Mezzogiorno, investimenti nell’istruzione e nella ricerca, lo stop alla precarizzazione del mondo del lavoro, l’utilizzo dei fondi PNRR per il welfare (in particolare per le giovani coppie), accelerare sulla transizione digitale, sbloccare le graduatorie dei turnover per l’accesso alla pubblica amministrazione.  Serve aprire un ragionamento serio nel Paese, senza slogan facili. Noi ci sia

Diritto alla casa, diritto allo studio

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1) Mappare gli stabili pubblici abbandonati  2) Convertire le caserme dismesse in studentati  3) Aumentare i fondi nazionali destinati alle iniziative di housing studentesco pubblico e per i fuorisede  È stata approvata in commissione la mozione del nostro Paolo Romano e di Onorio Rosati di Verdi-Sinistra Italiana che vuole dare una risposta agli studenti lombardi che in questi mesi hanno manifestato per il loro diritto all’abitare.  Le nostre sono richieste semplici, concrete e giuste, formulate ascoltando le ragazze e i ragazzi delle tende in piazza davanti al Politecnico di Milano e ai tanti altri atenei italiani.   Ora è il tempo dei fatti.  La destra in Lombardia e a Roma ha il dovere di dare risposte. Sul diritto alla casa, sul diritto allo studio non arretreremo di un centimetro. Non c’è tempo da perdere!  Gruppo PD in Consiglio Regionale

Il Governo ignora l'allarme degli studenti

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Il caro affitti per gli studenti universitari è un tema totalmente ignorato dal Governo che allo stesso tempo non accelera nella spesa dei fondi PNRR per studentati e alloggi universitari.  Intanto sta per iniziare un altro anno accademico e l’UDU - Unione degli Universitari, ci ricorda che per il 62% degli studenti è difficile trovare una casa o un alloggio. Mentre i megafoni della destra sono sempre solerti ad insultare le giovani generazioni chiamandole choosy, bamboccioni o fannulloni, sul tema è calato un silenzio generale. Non è accettabile. Il PD sostiene e si unisce alla protesta dei tanti studenti, soprattutto fuori sede, che fino ad oggi non hanno ricevuto una risposta da Governo Meloni.  Difendiamo il pieno diritto allo studio, serve subito intervenire sul caro-affitti e stanziare risorse adeguate.  Partito Democratico

Bruciate le risorse per gli alloggi universitari

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Il governo sta riuscendo in un capolavoro: bruciare i fondi PNRR destinati agli alloggi universitari. L’emergenza abitativa delle studentesse e degli studenti? Per il Governo Meloni è l’ultima delle priorità, infatti l’accordo sulla terza rata del PNRR raggiunto da Fitto stralcia il target dei 7.500 nuovi posti letto negli studentati, rimandandolo a successivi accordi, oggi lontani.  La terza rata del PNRR per l’Italia sarà quindi decurtata di 519 milioni di euro, un prezzo carissimo messo in conto alle nuove generazioni. É l’ennesima scelta sbagliata di una destra totalmente inadeguata ad affrontare il problema della casa: oltre a questo taglio, che colpisce i giovani, hanno abolito negli scorsi mesi il fondo affitti e il fondo per la morosità incolpevole.   Questo avviene dopo mesi di arrogante e continua minimizzazione del problema e nel quadro della totale assenza di politiche mirate sull'abitare. Dopo la cancellazione del fondo sostegno affitti, un altro schiaffo a chi deve mi

Al fianco degli studenti

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La mobilitazione nazionale di studentesse e studenti contro il caro affitti continua e noi siamo da giorni al loro fianco: la questione che pongono è enorme e ci riguarda tutti, perché il diritto alla casa e il diritto allo studio sono fondamentali. Finora dal Governo sono arrivate parole di arroganza e di scherno, ma anche pasticci. Proprio oggi hanno ritirato un emendamento che destinava 660milioni di euro del PNRR a nuovi posti letto in alloggi o residenze per studenti: una scelta, peraltro, comunque da correggere perché comprava posti dal privato anziché realizzare strutture adeguate che rimangano poi anche dopo in capo al pubblico e al terzo settore (come sottolineato in questi giorni anche dal nostro parlamentare Alessandro Alfieri). Serve chiarezza: queste risorse ora andranno su altri capitoli di spesa e non al diritto allo studio? Arricchiranno semplicemente i privati senza diventare soluzioni strutturali o saranno una grande leva per nuovi investimenti pubblici? Insisteremo,

Giovani e politica

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Sei un giovane interessato alla politica o per la prima volta vuoi affacciarti alle tematiche della tua città? Se vuoi conoscere le nostre proposte e i giovani candidati nelle liste della coalizione, ti aspettiamo venerdì 5 maggio alle ore 19:00 presso il Masnada, al parco Increa. È consigliata la prenotazione, scrivendo un messaggio alla mia pagina. Non mancare!

L'attesa è finita, per sostenere la scuola pubblica

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Sostegno all’istruzione pubblica, più diritto allo studio con borse e sostegno agli affitti per gli studenti, risorse alle scuole per progettare e finanziare attività didattiche innovative ed extracurricolari, un Bonus Cultura per gli under 25.  Il nostro impegno, con Pierfrancesco Majorino presidente, è chiaro: vogliamo che la Lombardia diventi una terra di opportunità per tutti, non solo per pochi, a partire da quel grande motore di emancipazione che possono essere la scuola pubblica e l’università.  L’attesa è finita: il 12 e 13 febbraio facciamo vincere il diritto allo studio!  Pietro Virtuani

L'attesa è finita, per il diritto alla casa

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È ora di dare rappresentanza ad una generazione che merita più opportunità di crescere e vedere riconosciuto il diritto alla casa.  Sono convinto che la questione abitativa, il diritto ad avere una casa dove vivere, sia una vera emergenza per i lombardi, in particolare i giovani, le famiglie, le giovani coppie. Per dare risposte a questa necessità serve un piano regionale che, da un lato, aumenti l’offerta di case popolari per le fasce sociali più deboli - la disastrosa gestione ALER è nei numeri, con 15.000 alloggi sfitti e 50.000 persone in lista di attesa - e dall’altro un vero investimento sull’housing sociale, il canone concordato e soluzioni sperimentali per gestire emergenze come quella degli sfratti.  L’attesa è finita, il 12 e 13 febbraio il diritto alla casa torna al centro delle politiche regionali!  Pietro Virtuani

L'attesa è finita, per un vero diritto allo studio

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Il 24 gennaio è la Giornata Internazionale dell’Educazione, un tema che mi sta particolarmente a cuore. Negli anni dei miei studi universitari sono stato rappresentante degli studenti, un’esperienza che mi ha fatto capire che le Istituzioni dovrebbero fare molto di più per garantire un diritto fondamentale: il diritto allo studio.  La Regione deve aumentare le risorse per coprire le borse di studio e investire sulla ricerca, perché sono due ambiti strategici per il futuro e, soprattutto, per fare della Lombardia una terra di opportunità per tutti, non solo per pochi.  La pandemia ha poi fatto emergere tutte le debolezze e le difficoltà di tenuta psicologica delle persone e si è iniziato a parlare della salute mentale dei più giovani.  Il ruolo della scuola è cruciale nel garantire il benessere psico-sociale delle nuove generazioni, sosteniamo le comunità educative!   Pietro Virtuani

Lombardia, è ora di cambiare

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Scopri le proposte del PD per Majorino Presidente! L’impresa e il fare impresa sono il cuore del tessuto produttivo lombardo. La crisi economica degli ultimi anni ha messo in luce la necessità di nuovi sostegni ma anche di riforme, a partire da un rinnovato impegno per affrontare l'emergenza delle morti sul lavoro.  La Regione dovrà farsi promotrice di un modello di sviluppo economico basato sulla responsabilità sociale d'impresa e investire maggiori risorse sulla sicurezza, non solo per aumentare le ispezioni ma soprattutto per creare un sistema che premi le tantissime aziende virtuose: il lavoro deve essere sicuro, per tutti. Soprattutto per i giovani che sono troppo spesso costretti a lavori mascherati da tirocini e destinati ad un futuro precario.  Di queste e delle altre priorità delle imprese ne abbiamo parlato nella nostra conferenza programmatica, ascoltando e raccogliendo il prezioso contributo dei cittadini lombardi.  La pandemia ci ha messo di fronte alle drammatiche

Una mattinata ricca di passione ed entusiasmo

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Una mattinata ricca di passione ed entusiasmo oggi allo Scalo Farini!  Il nostro candidato Pierfrancesco Majorino ha aperto i lavori di questa giornata di confronto sul futuro della Lombardia. Ci sono stati momenti di confronto tra amministratori, iscritti e attivisti sulle proposte da mettere in campo per la nostra Lombardia. Tra le parole chiave che sono emerse: cambiare la gestione di Trenord, sanità per tutti, lavoro sicuro, sostenibilità, comunità montane e agricoltura.  Le proposte e le idee emerse dai tavoli di lavoro con i sostenitori sono state consegnate a Pierfrancesco Majorino, che potrà contare sul prezioso contributo dei simpatizzanti per la costruzione del suo programma.  Come ha ben detto il nostro candidato i lombardi sono stati costretti alla rassegnazione, ma è arrivata l'ora del cambiamento.  È il momento di mettersi al lavoro, insieme a tutti voi nostri sostenitori.

La tua Lombardia: costruiamo il futuro insieme

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Sabato 17 dicembre ,  allo Scalo Farini di Milano , presenteremo le nostre priorità e lavoreremo insieme, affrontando i grandi temi regionali, per immaginare insieme la Lombardia del domani.  “La Lombardia dei Territori”, perché la nostra regione ha un territorio vastissimo, che va dall'area metropolitana milanese alle aree montane e la bassa padana. Territori che essendo profondamente diversi hanno anche esigenze differenti.  I temi al centro della discussione saranno il trasporto pubblico regionale e le inefficienze di Trenord, che costringono tutti i giorni migliaia di cittadini lombardi a fare i conti con un servizio ferroviario scadente, che causa ritardi per studenti e lavoratori. Ma, insieme, possiamo costruire una Lombardia diversa, dove i malfunzionamenti saranno l’eccezione e non la regola quotidiana.  “ La Lombardia dello Sviluppo ” , perché la nostra Regione è prima per importanza economica e ospita le maggiori attività agricole, commerciali e industriali. L’innovazione

Majorino a Monza, per una Lombardia migliore

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Ieri sera Pierfrancesco Majorino è venuto a Monza lanciando anche qui la corsa per portare il cambiamento in Lombardia. Un cambiamento dai tratti chiari e a misura di tutti i cittadini lombardi:  - proporre un cambiamento che passi dalla radicalità della critica e della proposta, perché si può e si deve cambiare; - ridare alla Regione utilità pubblica sui temi principali, a partire da sanità e trasporti;  - rimettere al centro della sanità la persona e non le prestazioni, ritornando ai principi dell'istituzione del servizio sanitario nazionale di Tina Anselmi;  - abbandonare il negazionismo della crisi ambientale che Fontana persegue e mettere in campo una proposta che tenga insieme tutela ambientale e sviluppo economico green, perché la nostra regione ha il dovere di creare posti di lavoro attraverso un grande investimento sull'industria verde;  - impegnarsi perché sul lavoro prevalgano politiche attive inclusive per tutti e non si accettino più appalti pubblici dove si applic

La destra dice no al salario minimo

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Il no del governo all'introduzione del salario minimo è un no alla dignità del lavoro, alla lotta contro le disuguaglianze, a nuove opportunità per i giovani, allo sviluppo reale del nostro tessuto produttivo.  È chiaro da che parte stia andando la destra, per questo la nostra battaglia non si ferma qui.  Il PD dice no a una manovra iniqua e inadeguata e intende portare avanti le nostre proposte e la nostra idea di Paese, di futuro e di società.

La contromanovra del PD: sanità, scuola e trasporti

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La Legge di Bilancio varata dal governo Meloni è iniqua e inadeguata. I fondi stanziati per la sanità coprono solo il caro energia, non l’aumento dei costi per l’inflazione. Per la scuola e il trasporto pubblico gli stanziamenti sono insufficienti. L’autonomia differenziata che vuole il governo aggrava le disuguaglianze territoriali. Per questo abbiamo scritto una contromanovra, per mettere nero su bianco le nostre proposte. Ecco quelle su sanità, scuola, trasporto pubblico e coesione territoriale.

Brugherio 2030, una nuova fase per la nostra comunità

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Il percorso di Proposta comune , dopo la pausa forzata a causa della caduta del governo e le elezioni anticipate, riprende con  Brugherio 2030 : la ricchezza delle proposte che abbiamo raccolto ci permette di avere molto materiale da cui prendere spunto per costruire la spina dorsale dei nostri impegni per la Brugherio del 2030.  Brugherio 2030 è infatti un testo che tiene insieme le riflessioni dei tavoli di lavoro, gli spunti pervenuti dalla cittadinanza durante gli incontri, le risposte del questionario, delle prospettive a partire dagli interventi di altri Comuni e delle considerazioni su quello che è stato il nostro percorso amministrativo, visto come punto di partenza per una nuova fase.  Un  testo aperto a suggerimenti da parte di tutti, che sarà oggetto di confronto con le  diverse realtà del territorio, la base su cui consolidare il rapporto con le forze  progressiste per le elezioni comunali del 2023. Leggi la sintesi:  Brugherio 2030 Dì la tua, scrivici con Filo diretto : l