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Pietro Virtuani scrive a Matteo Renzi. Il lavoro al centro della nostra agenda

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Pietro Virtuani , segretario provinciale per Monza e la Brianza, ha scritto una lettera a Matteo Renzi, rilanciando l'impegno che i Democratici devono avere per il lavoro. La pubblichiamo anche sul nostro blog. Caro Matteo, qui devi esserci perché non possiamo più aspettare. Il 2 aprile i 212 lavoratori della Delchi Carrier di Villasanta vedranno scadere la procedura di mobilità, e così la situazione per loro e le loro famiglie si farà davvero drammatica. Tantissime famiglie che andranno ad aggiungersi alle tante che hanno perso il lavoro nella nostra Brianza. Parliamo di un azienda storica del territorio, prima conosciuta come Dell’Orto & Chieregatti , poi trasformata in Delchi, e infine inglobata nel gruppo americano della Carrier . Come PD abbiamo sondato varie strade, facilitando l’incontro tra RSU, Azienda e istituzioni: in consiglio regionale il nostro capogruppo Enrico Brambilla si è attivato con la giunta, mentre L’ On. Roberto Rampi ha presentato alla Camera

I pochi risultati della manifestazione Alcatel-Lucent

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La protesta dei lavoratori della Alcatel-Lucent di Vimercate di cui ieri vi avevamo parlato, contro la possibile chiusura che sposterebbe il polo negli Stati Uniti, ha avuto esiti che soltanto con molta benevolenza possono essere definiti positivi. Alla manifestazione, conclusa con una assemblea alla quale, hanno partecipato gli assessori regionali all'Istruzione/Formazione e Lavoro e alle Attività Produttive, alcuni consiglieri regionali il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla e l'assessore al bilancio di Paderno d'Adda Giampolo Villa, delegato dal sindaco, il responsabile di Arifl (Agenzia regionale per l’istruzione, la formazione e il lavoro) e Rosario Montalbano, assessore al Personale del comune di Monza, anch'egli delegato dal sindaco Roberto Scanagatti. Le decisioni prese riguardano la decisione per la Regione Lombardia di uno stanziamento di alcuni fondi sulla Banda Larga che potranno essere utilizzati per poter far partire nuove società ad alto contenut

Gli sviluppi sull'Alcatel Lucent

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  Da anni ormai la vicenda della Alcatel-Lucent di Vimercate è sulla bocca di tutti. Conosciamo benissimo i fatti quindi che, dopo la fusione dell'1 dicembre 2006 tra la francese Alcatel e l’americana Lucent Technologies l’interesse dell'azienda è uno ed uno solo: travsferirsi negli Usa. Così facendo dallo stabilimento di Vimercate rimarrebbero a casa in 586 ma non solo , la Brianza non avrebbe più laboratori di ricerca sui sistemi di trasmissione in fibra ottica invidiati da tutto il mondo. 500 di questi, in mattinata si sono riversati in massa sotto la sede del Pirellone a Milano bloccando la circolazione per diverse ore, manifestando contro il rischio della scomparsa del polo tecnologico. Il motivo di questo gesto è quello di chiedere alla Regione Lombardia e al Consiglio regionale l'attivazione di politiche di investimento per salvare i loro posti di lavoro. La protesta si concluderà con un incontro tra una delegazione di giunta e di consiglieri regionali e alcuni

La situazione di Alcatel Lucent arriva in Parlamento

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Dopo la presentazione di una interpellanza inviata ad inizio aprile all'allora Ministro dello sviluppo economico Corrado Passera, il neo deputato alla camera Roberto Rampi ha riferito all'aula la situazione di Alcatel Lucent, Abbiamo seguito la vicenda dagli esordi qui , qui , qui e qui . Quest'ultimo passaggio ce lo racconta MB news. La multinazionale con la sua sede italiana a Vimercate, che dal giugno dell'anno scorso ha messo in cassa integrazione 245 lavoratori in tutta Italia, 170 solo in Brianza. A un mese dalla scadenza dei 12 mesi di cassa, sindacati e lavoratori sono tornati a protestare per avere risposte certe sul loro futuro: l'accordo firmato il giugno scorso prevedeva 12 mesi di CIG, mai a zero ore, con l'impegno di reinserimento di questi lavoratori nel caso di arrivo di nuove commissioni per l'azienda e comunque senza alcuna possibilità da parte di Alcatel di prendere decisioni unilaterali in merito. A marzo come un fulmine a

Bersani ed Ambrosoli in visita al distretto High Tech di Vimercate

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Oggi pomeriggio Pierluigi Bersani incontra a Vimercate, all'Energy Park, i lavoratori e le aziende del distretto High Tech, uno dei settori toccati dalla crisi di questi anni. La visita di Bersani arriva dopo quella di venerdì scorso di Umberto Ambrosoli, il candidato del centrosinistra alla Regione Lombardia , che ha incontrato i lavoratori di Alcatel, in agitazione dopo il mancato rispetto, da parte dell'azienda, degli accordi sul reintegro dei lavoratori dopo la cassa integrazione (ne avevamo parlato qui ). A questo proposito, Adriana Geppert, della RSU di Alcatel, ha fatto notare come " in tutti questi mesi di difficoltà non siamo mai riusciti ad interloquire con la Regione e con Formigoni , che ha sempre passato la palla al ministero e al governo. Speriamo che un cambio in Regione possa rilanciare la nostra azienda e il settore industriale lombardo e italiano". Ambrosoli, dal canto suo, parlando di innovazione, ha dichiarato che "la nostra Regione

La campagna elettorale: gli appuntamenti in Brianza

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Sono giorni intesi di campagna elettorale. Il nostro paese è preda da una crisi senza precedenti; una crisi che coinvolge il lavoro, l'ambiente i servizi alla persona, i trasporti, solo per citare i temi dove sussistono le criticità maggiori. Un paese che ha bisogno di riforme che possano rimetterlo in marcia verso il posto che merita in Europa, verso la modernità, verso la più ampia affermazione dei diritti. "C’è chi ha perso il lavoro, chi non riesce a trovare il primo, e chi addirittura ha dovuto lasciare l’Italia. C’è chi ha subìto l’orrore del terremoto e deve poter ripartire, e chi semplicemente è preoccupato per il proprio futuro o per quello dei propri figli." La Lombardia, la nostra Regione, può essere decisva. L'Ohio d'Italia. Ognuno di noi può fare molto. Per questo vogliamo segnalarvi i prossimi appuntamenti sul territorio provinciale, per la maggior diffusione e partecipazione possibile. VENERDI' 8 FEBBRAIO 2013 – UMBERTO AMBROSO

Alcatel: niente lavoro per chi rientra dalla cassa integrazione

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Tornare al lavoro dopo sei mesi di cassa integrazione e scoprire di essere destinati in un reparto separato, con tanto di scrivanie e pc, ma senza mansioni da svolgere e senza avere nulla da fare, in attesa che partano i corsi per la ricollocazione. E' quello che è successo ad alcuni lavoratori della Alcatel di Vimercate dove, come ha raccontato l'RSU dell'azienda nei giorni scorsi, "a dispetto degli accordi sottoscritti presso il Ministero dello Sviluppo Economico e presso il Ministero del Lavoro, l'azienda intende collocare i lavoratori di rientro dalla Cigs in un'area dedicata, senza un'attività professionale assegnata, con l'unico compito di cercarsi un'occupazione esterna ad Alcatel-Lucent ", scrivono le rsu in un comunicato stampa. E così il resto dei dipendenti , per solidarietà verso i primi sei rientrati che hanno subito questo trattamento, mercoledì ha proclamato due ore di sciopero , oltre ad avere riportato i pc nei reparti

Mercoledì sera a Brugherio si parla di lavoro e di innovazione

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Sono 5.349 i lavoratori della provincia di Monza e Brianza che nel corso del 2012 hanno perso il posto; il 22,12% in più rispetto al 2011, con balzi significativi soprattutto nelle realtà con meno di 15 dipendenti. Sono dati forniti nei giorni scorsi dalla Cgil Lombardia, che ha anche ricordato che nel 2012 nella nostra Regione il ricorso alla cassa integrazione ordinaria è cresciuto del 51,66% (quasi 98 milioni di ore) mentre quella in deroga è cresciuta del 21,03% (57,2 milioni di ore) e la cassa straordinaria ha segnato una flessione del 21,03% (83,1 milioni di ore). Che il tema del lavoro sia centrale, anche nella nostra Provincia, è dunque una realtà confermata dai numeri. Lo dimostrano, però, anche le vicende di tante realtà produttive, dove per anni si è fatta innovazione, ora in difficoltà (un nome su tutti, l'Alcatel). E, per finire, le incertezze sulle possibili delocalizzazioni rischiano di aggravare la situazione lavorativa della nostra Provincia (pens

Anche all'Alcatel la solidarietà tra lavoratori

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Avevamo scritto qui , qualche settimana fa, della solidarietà tra colleghi della Candy di Brugherio. I giornali oggi raccontano un altro esempio di questo tipo. Questa volta all'Alcatel Lucent di Vimercate, della quale abbiamo parlato più volte sul blog, per la situazione lavorativa che stanno vivendo i dipendenti. Molti di loro si sono ridotti lo stipendio per aiutare i colleghi in cassa integrazione, creando un fondo di solidarietà che nel solo mese di ottobre ha incassato quasi 32 mila euro, versati da oltre 800 dipendenti. Fondi che permetteranno di incrementare lo stipendio di circa 150 cassaintegrati, che riceveranno 100-200 euro in più. Il fondo di solidarietà è un'idea del coordinamento sindacale dell'Alcatel , ed è stato inserito nell'accordo siglato con il Ministero a giugno, a fronte del piano di riduzione del personale. Per un certo numero di mesi (a scelta), i dipendenti scelgono quanto lasciarsi trattenere in busta paga, così che l'azienda

La Brianza senza lavoro

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Torniamo a parlare di lavoro. O meglio, del lavoro che non c'è.  Lo facciamo con l'aiuto del quotidiano l'Unità , che in queste settimane pubblica degli speciali, "Cronache operaie" a cura di  Rinaldo Gianola Lo speciale n°3 riguarda la situazione della Brianza I carabinieri si fermano sulla strada, all’ingresso dello stabilimento in via Lecco. La protesta è certamente pacifica. Dentro, i lavoratori della Bames e della Sem salgono a occupare l’ufficio di presidenza del proprietario Romano Bartolini che per un autentico e incomprensibile miracolo italiano è venuto in possesso di una parte del primo, enorme insediamento produttivo dell’Ibm, qui nel polo tecnologico di Vimercate, Agrate Brianza, nella nostra Silicon Valley che rischia ogni giorno di perdere un pezzo. Gira un cartello con l’immagine di Bartolini “wanted”, ricercato.  Il megafono gracchia, chiede scusa ai pochi impiegati presenti, spiega che il 22 ottobre prossimo scade la cassa integra

Alcatel è salva

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L'altro giorno vi abbiamo raccontato ( qui ) dell'incontro a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico, per la vicenda Alcatel. Dopo otto ore di trattativa, sembra che Alcatel sia salva: saranno mantenute le attività di Ricerca e Sviluppo, produzione e quelle commerciali in tutte le attuali sedi, Vimercate resterà hub strategico nazionale, nessun lavoratore sarà lasciato a casa. Per chi lavora in Ricerca e Sviluppo, ci saranno 6 mesi di CIGS a rotazione a casa e 6 mesi di lavoro in azienda, mentre dove non potesse esserci rotazione, il periodo massimo in cassa sarà di 9 mesi, con rientro minimo in azienda di tre mesi. Al termine del periodo di CIGS, per tutti i lavoratori è previsto il rientro in attività. Pianificata una serie di interventi di ricollocazione interna (con l'utilizzo di riqualificazione e internalizzazione di attività) ed esterna, con mobilità volontaria, outplacement, incentivi e iniziative pubbliche. In questo ultimo frangente è stato decisivo l'inte

Alcatel: ieri nuovo incontro a Roma

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foto di Max Spinolo - da http://www.ilcittadinomb.it/ La foto qui sopra è stata scattata sabato a Vimercate. Protagonisti i lavoratori Alcatel, che hanno immaginato questa forma di protesta in centro città, con dei cartelli nei quali si definivano "cervelli inutili", con riferimento alle loro vicende professionali, che stiamo seguendo da tempo sul blog. Il piano di ridimensionamento prevede al momento 245 tagli; i sindacati chiedono cassa integrazione a rotazione, riduzione dello stipendio e contratti di solidarietà, mentre l'azienda preferisce puntare sulla cassa integrazione e zero ore, che nel giro di un anno o due porterebbe i dipendenti in esubero all'uscita automatica. La vertenza Alcatel, come racconta qui monzatoday, si è trasferita ieri a Roma, ancora una volta al Ministero dello Sviluppo Economico. E il flash mob di sabato a Vimercate è stato replicato vicino alla Fontana di Trevi. Poi, alle 11.30, una delegazione di rappresentanti sindacali è en

Alcatel: parte la cassa integrazione

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foto da http://www.ilcittadinomb.it/ Nuovi sviluppi poco positivi nella vicenda Alcatel, che stiamo seguendo da tempo sul nostro blog. Non è andato bene il negoziato di lunedì al Ministero dello Sviluppo tra azienda e sindacati. Alcatel poi ha aperto la procedura di procedura di cassa integrazione straordinaria a zero ore per i 245 dipendenti considerati «esuberi». La cassa integrazione è per crisi e non per ristrutturazione, con il rischio di trasformare in strutturali i 245 esuberi . I sindacati chiedono invece la garanzia della piena occupazione ai livelli attuali. Altro punto dolente resta il piano industriale , necessario per capire quale sarà il futuro di Alcatel. Nel frattempo il lavoro in azienda non manca, con operai che fanno straordinari non retribuiti. Il prossimo appuntamento nella trattativa è fissato per martedì, sempre a Roma.

Alcatel: primi spiragli positivi nella trattativa

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Qualcosa inizia a muoversi, nella vicenda Alcatel di Vimercate. Dopo l'incontro tra la multinazionale e i sindacati, avvenuto all'inizio della settimana al Ministero dello Sviluppo economico, Alcatel ha dimezzato gli esuberi previsti nell'ambito della ristrutturazione dei siti italiani: dai 490 esuberi annunciati a fine gennaio si passa a 245 , per buona parte ancora nel settore di ricerca e sviluppo e quasi interamente collocati a Vimercate. Numeri ancora troppo elevati, purtroppo,  ma che calano significativamente rispetto alla previsione iniziale. Ha contribuito a questa prima vittoria la decisione del Governo Monti di investire su banda larga e agenda digitale: investimenti indispensabili per togliere ogni alibi alla multinazionale. La trattaviva prosegue al Ministero : il prossimo incontro è fissato per il 4 giugno. Mentre i sindacati hanno espresso un cauto ottimismo per l'evolversi della situazione, la direzione di Alcatel Lucent in un comunicato diffuso

Alcatel: per ora confermati i tagli al personale

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foto da www.ilcittadinomb.it Non è andato bene, purtroppo, l'incontro della scorsa settimana tra i sindacati e i vertici di Alcatel-Lucent Italia, tenutosi al Ministero dello Sviluppo economico , dopo che il PD aveva ottenuto l'interesse del Ministro Passera sulla drammatica situazione del Vimercatese. Lo ricordiamo: Alcatel non è in crisi, ma ha deciso di delocalizzare fuori dall'Italia i suoi investimenti. 490 lavoratori del settore ricerca e sviluppo rischiano il licenziamento. L'azienda è rimasta ferma sulle proprie decisioni , confermando la volontà di riorganizzazione delle sedi italiane, con il masiccio taglio dei dipendenti anche della ricerca e sviluppo. Da parte loro, i sindacati preparano quindi nuove forme di protesta e mobilitazione . Fra una ventina di giorni si svolgerà un nuovo incontro, dove si potrà avere un quadro più completo di tutta la situazione.

Alcaltel: il Governo è intervenuto. Ora tocca alla società

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foto da www.ilgiorno.it Un nuovo aggiornamento sulla vicenda dell'Alcatel di Vimercate, che stiamo seguendo da qualche settimana. Qui vi abbiamo raccontato cosa sta succedendo : 490 posti di lavoro a rischio, per la scelta dell'azienda di trasferire tutto negli Stati Uniti. Qui abbiamo scritto dei tre giorni di sciopero , che hanno ottenuto anche la solidarietà della Brianza verso i lavoratori a rischio. Qui vi avevamo anticipato del risultato ottenuto dal PD , ovvero della possibilità di un incontro tra il Ministro Passera e i vertici della società. L'incontro si è svolto giovedì scorso a Roma. Il Ministro Passera ha chiesto alla società la revisione del piano di ridimensionamento e, anzi, l'ha invitata a sviluppare ulteriormente l'attività in Italia. La società si è presa qualche giorno per dare una risposta, con la speranza che possa acconsentire a rivedere l'annuncio del taglio dei posti di lavoro in Italia. Dopo lo sciopero di tre giorni della

Terzo giorno di sciopero all'Alcatel. Intanto buone notizie per la Bames

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foto da www.ilcittadinomb.it Oggi è il terzo e ultimo giorno di sciopero alla Alcatel Lucent di Vimercate . Uno sciopero proclamato dai sindacati e dalle rsu dell'azienda, in attesa dell'imminente incontro tra il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e i vertici della multinazionale , ottenuto anche grazie all'interessamento del PD (ne abbiamo parlato qui ). Ieri i dipendenti Alcatel in sciopero hanno bloccato per un quarto d'ora la tangenziale est, all'altezza dello svincolo di Burago, per proseguire poi in corteo fino al centro commerciale del vicino quartiere Torri Bianche, dove hanno distribuito volantini ai passanti per illustrare le gravi conseguenze occupazionali e produttive dei tagli annunciati dall'azienda per il 2012. Un'azienda sana, lo ricordiamo, che ha solo deciso di chiudere l'impianto di Vimercate per trasferire tutto negli Stati Uniti. Intanto , nel pieno dello sciopero Alcatel-Lucent, si è aperta una speranza per i l

Alcatel di Vimercate: il Pd ottiene l'intervento del Governo

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lo sciopero dei dipendenti del 3 febbraio - foto da www.mbnews.it Abbiamo scritto pochi giorni fa ( qui ) dei 490 esuberi all'Alcatel di Vimercate , con la decisione dell'azienda che, lo ripetiamo, non è in crisi, di trasferire software e tecnologie verso gli Stati Uniti, tagliando così i posti di ingegneri, matematici e ricercatori. E' di ieri una notizia che apre almeno uno spiraglio. Il Partito Democratico ha chiesto infatti un incontro presso il ministero dello Sviluppo economico , per illustrare al Governo la grave situazione occupazionale all'Alcatel Lucent e in tutto il distretto tecnologico del vimercatese, in cui sono a rischio complessivamente circa 9000 posti di lavoro. Il Ministero , hanno riferito gli esponenti del Pd al termine dell'incontro con il direttore generale Andrea Bianchi, considera strategico nella politica industriale nazionale il ruolo di Alcatel Lucent . Per questo motivo il Governo tratterà con Alcatel per scongiurare il trasferi