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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

Martina: Cinque sfide per Renzi e il nuovo Pd

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Il Partito Democratico vive il suo passaggio più difficile, ma questa storia non è affatto conclusa e non è stata né un miraggio né un’utopia. Perché in tanti abbiamo creduto e continuiamo a credere in questa sfida. Oggi, nonostante i limiti e gli errori che vanno riconosciuti, c’è un’intera generazione che non intende accettare chi spinge per un ritorno alle antiche case madri. Quello di cui abbiamo bisogno è esattamente il contrario: portare a compimento ciò che è rimasto incompiuto. Costruire finalmente una nuova cultura politica, una nuova identità. Un soggetto autenticamente popolare, alternativo al populismo. Di certo non c’è sinistra senza il Pd in questo paese. Abbiamo dato vita al partito nuovo per uscire dal novecento e non vogliamo riavvolgere il nastro della storia. Dobbiamo dare più forza alle ragioni che mossero quella scelta perché ne sentiamo ancora la necessità storica. La proposta ideale e programmatica del Lingotto nel 2007 segnò la nuova stagione, e così come

L’uomo da battere, l’estremista, il moderato: via alla gara fra Renzi, Emiliano e Orlando

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L'Unità ci racconta le caratteristiche e possibilità dei tre candidati alla segretaria dem Dopo   Matteo Renzi   e   Michele Emiliano , scende in campo   Andrea Orlando : saranno i tre candidati alla leadership del Pd (improbabile che altri si aggiungano), i tre che si sottoporranno al voto prima degli iscritti e poi degli elettori alle primarie. Tre profili diversi, molto diversi. Per questo  sarà una bella battaglia . Un bel Congresso. Con Primarie combattute. Da osservatori, sondaggi e addetti ai lavori, Renzi vincerà. E’ l’ex premier, il segretario fino a domenica scorsa, l’uomo che divide il Paese in sostenitori e odiatori ma che comunque è il punto di riferimento della politica italiana. Anche dopo  la rovinosa sconfitta del 4 dicembre , che lo ha piegato ma non travolto. E’ evidente che la “proporzionalizzazione” della vita politica – intesa anche dal punto di vista interno del Pd – è per lui una cornice “psicologica” meno adatta: vengono avanti particolarismi,

La Enews di Matteo Renzi

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Primissime ore del mattino, arrivo in aeroporto e butto un occhio sui canali delle news: tutti ripetono ossessivamente le sfumature e i dettagli delle posizioni interne al PD. Da qualche giorno l’apertura di tutti i media italiani è la scissione – o fuoriuscita, per dirla con le parole di Paolo Mieli – del Partito Democratico. Ne sono molto dispiaciuto, anche perché i motivi di questa divisione sono difficili da comprendere anche a noi, addetti ai lavori: figuriamoci ai cittadini normali. Facciamola semplice, senza troppi giri di parole. Dal primo giorno della vittoria alle primarie del 2013 alcuni amici e compagni di strada hanno espresso dubbi, riserve, critiche sulla gestione del partito e soprattutto alla gestione del Governo. Penso che sia legittimo e doveroso in un partito democratico, di nome e di fatto, che chi ha idee diverse possa presentarle in un confronto interno, civile e pacato. Vinca il migliore e poi chi vince ha il diritto di essere aiutato anche dagli altri: si

Alle iscritte e agli iscritti al PD in Lombardia

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Care democratiche, cari democratici, vi assicuro che stiamo facendo il possibile per far cambiare idea a chi manifesta l'idea di lasciare il PD. L'appello lombardo all'unità, promosso da me e dai Segretari provinciali, è stato firmato da più di 600 Segretari di Circolo. Ma alcuni, purtroppo, hanno già scelto. E' sembrato che la vera richiesta fosse quella della non ricandidatura di Matteo Renzi. Francamente inaccettabile. Per questo, pur non condividendo le argomentazioni esposte nel suo intervento, ho appreso con favore la candidatura di Michele Emiliano per la Segreteria. È la dimostrazione che chi vuole proporsi come alternativa a Renzi e alle sue proposte lo può fare dall'interno, perché il nostro è un partito plurale e c'è spazio per posizioni diverse. Ora abbiamo davanti tre mesi di Congresso, in cui la porta dovrà rimanere spalancata. Ci dovrà essere un dibattito vero e partecipato per costruire politiche che aiutino chi ha pagato a caro prez

Il linguaggio dell’odio e la comunità globale

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Non si possono sottovalutare le sfide che abbiamo davanti. Costruiamo dei ponti dunque ma cerchiamo di predisporci anche ad attraversarli. Ce lo racconta Francesco Nicodemo sulle pagine de L'Unità.it Giovedì scorso Mark Zuckerberg ha scritto una lettera che ruota intorno al concetto di comunità. Viene infatti detto che il prossimo ambizioso progetto della sua piattaforma sarà «sviluppare infrastrutture sociali che diano alle persone il potere di costruire una comunità globale che funzioni per tutti noi». La globalizzazione ha lasciato indietro alcuni e l’opinione pubblica è divisa tra chi vuole connessioni sempre più forti e chi, al contrario vorrebbe un cambio di rotta. La posizione di Zuckerberg è favorevole all’apertura perché ritenuta in grado di diffondere la conoscenza, la libertà, incoraggiare il progresso e la ricerca scientifica, contrastare la povertà e favorire i processi di pace. Tutto ciò non può essere fatto ragionando in termini di città o nazioni ma costruendo a

Ancora molta confusione nel mondo Pd. In attesa della Direzione di questa mattina.

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Non è un fase facile per il Pd e non è nemmeno troppo chiara , a ben vedere. Ne siamo stati testimoni in questi giorni in cui sono rimbalzate notizie, poi smentite e poi riproposte sui giornali.  Ciò che sappiamo di certo  è che domenica c’è stata l’Assemblea nazionale del Pd, che una scissione non c’è stata (ancora?) e che per oggi è convocata la Direzione per partire con la fase congressuale. In questi giorni i giornali sono pieni di date, retroscena e virgolettati.  Secondo la  Repubblica  e la  Stampa  ci sarebbe già una data per le primarie: il 7 maggio. E alcuni giornali si spingono oltre, ipotizzando anche una data per le elezioni, prontamente smentita da fonti del Pd che ritengono la notizia completamente infondata. Secondo i quotidiani, Renzi non sarebbe preoccupato da una possibile scissione, semplicemente perché non la ritiene un’ipotesi realmente fattibile: “ Resteranno, vedrà . Stavolta non serviva fare niente, è bastato stare fermi e vedere il bluff”, tanto più c

Indetto il Congresso. Domani in Direzione nomina della Commissione di garanzia

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“La parola chiave che propongo oggi è: rispetto”. Con queste parole Matteo Renzi, ha aperto, da segretario dimissionario, i lavori dell’Assemblea del Partito democratico. “E’ una delle parole più belle, richiama al guardarsi intorno, dentro, negli occhi. Avere rispetto è una delle prime cose che i genitori insegnano ai figli. Una comunità politica deve scegliere di rispettarsi sempre e praticare il rispetto nei confronti della comunità di militanti e iscritti che, senza chiedere niente, passano le serate a organizzare le campagne elettorali e le feste dell’Unità e chiedono a noi di rispettarci. In questi mesi il Pd non si è rispettato, ha buttato del tempo, ha bestemmiato il suo tempo, ha perso l’occasione per parlare fuori. Guardiamoci negli occhi rispettandoci e proviamo a capire se esiste lo spazio per immaginare un domani”. “Il Pd ha perso l’occasione per aprire le finestre e parlare fuori. Ora dico, senza distinzioni: fermiamoci”, ha detto il segretario dimissionario.”Fuor

RESTIAMO UNITI!

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RESTIAMO UNITI!  Questo è l'urlo che arriva dai territori. Sinceramente, durante il dibattito di queste settimane, non capisco quali sarebbero le basi teoriche e politiche di un'eventuale scissione. Ci si dividerebbe perché non si è d'accordo sulla data del Congresso o se si deve andare a votare a giugno o nel 2018: non mi sembrano motivi plausibili. Questo , invece, è il momento di stare uniti: in passato la Sinistra ha già subito troppe scissioni, anche se il grande PCI nacque da una scissione; ma in quel periodo storico, erano altri tempi e c'era una visione del mondo completamente diversa da ora. Teniamo ferma l'idea originaria del PD: riunire finalmente la Sinistra ed immaginare invece, come ha scritto Walter Veltroni, una sinistra popolare e moderna. Rimaniamo per favore uniti e, durante il Congresso, discutiamo serenamente sulle nostre idee per dare risposte ai cittadini sui veri problemi: sul lavoro, sulle difficoltà sociali, sul sud It

La rabbia e l'algoritmo

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Riprendiamo qui un'articolo che ci ha inviato il compagno Mauro Caruso. L'articolo lo trovate su Volta.org . Volta oltre che ad essere un sito internet sono persone provenienti da culture, passioni, professioni diverse unite dalla convinzione che il modo migliore di prevedere il futuro sia quello di inventarlo. L'articolo  scritto da Giuliano da Empoli ( saggista italiano, presidente del think tank Volta e editorialista del Messaggero) ci dice che è ora di prendere il Moviment o 5 Stelle (e i suoi alleati globali) sul serio: i due volti del populismo e cosa fare da qui in poi. Livorno è una città importante, nella storia della sinistra italiana. Qui si è prodotta, nel 1921, la scissione che ha dato vita al Partito Comunista Italiano. E qui, ottant’anni dopo, si sono incontrati per la prima volta Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, in una scena inaugurale – l’incontro tra l’animale da palcoscenico, poderoso ma incerto sulla direzione da dare alla sua

Ciao Giovan Battista

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Ci ha lasciato questa mattina a causa di un male incurabile Giovan Battista Tiengo , nato a Pieve Fissiraga (LO)  nel 1946.  Psicologo, sposato con Melina Martello e padre di due figlie. Con passione e competenza si è impegnato nel campo sociale, professionale e politico per tutta la sua vita. Dalle associazioni di categoria ove ha ricoperto diversi incarichi a livello Nazionale nell’Ordine degli Psicologi, al volontariato nell’ambito delle ACLI, all’impegno politico nella nostra città. Eletto consigliere comunale nelle liste del Partito Popolare nel 1999, è stato Presidente del Consiglio Comunale dal 1999 a 2004 . E’ stato rieletto nelle liste della Margherita nel 2004 ed è stato Assessore all’Urbanistica nella seconda Giunta Cifronti , incarico che ha lasciato per entrare a far parte della  Consulta Nazionale per la Sicurezza Stradale, in rappresentanza dell’ordine degli Psicologi . In qualità di Rappresentante dell’Italia ha fatto parte della Task Force Europea del

La battaglia attorno ai valori dell’America

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Dov’è finita la società cosmopolita e aperta a stelle e strisce?. Francesco Nicodemo per l'Unità . Se vi chiedessi di associare una parola a Trump, quale scegliereste? Per me non sarebbe facile decidere ma di sicuro vi rientrerebbe una di quelle elencate da Steven Poole dalle colonne del Guardian lo scorso 7 febbraio nell’articolo «Tipi “cattivi” e accordi muti – il linguaggio di Trump decodificato». Vi sarebbe quindi quel «bad» come nel tweet dal suo account personale del 4 febbraio «Il giudice apre il nostro paese a potenziali terroristi e altri che non hanno a cuore le migliori intenzioni. Le persone cattive sono molto contente». Bad compare ancora, come in quello del giorno seguente: «Non posso proprio credere che un giudice metterebbe il nostro paese in un pericolo del genere. Se succede qualcosa biasimo lui e il sistema giudiziario. In cui versano le persone. Male!» Il riferimento qui è al braccio di ferro con i giudici che hanno impugnato l’ordine esecutivo restrittiv

Si chiude un ciclo adesso il Congresso l’Assemblea nazionale aprirà la fase congressuale

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Renzi alla Direzione PD: “Il Congresso non si fa per decidere quando ci saranno le elezioni politiche. Agli amici e compagni della minoranza dico che non sarete mai il nostro avversario. La sfida oggi è presentare una nostra forte identità nello scenario europeo e internazionale” “L’Assemblea del PD ha la sovranità statutaria per decidere i tempi del Congresso”, così il segretario Matteo Renzi ha replicato a termine della Direzione PD. Ed ha annunciato l’Assemblea nazionale che aprirà la fase congressuale. “Dopo l’Assemblea metteremo in campo un tavolo per ascoltare e confrontarci, ma senza negare che ciò che è stato fatto nei 1000 giorni di governo passati, appartiene alla nostra storia”. Al termine della Direzione è stata approvata la mozione presentata dalla maggioranza con cui si chiede al presidente Matteo Orfini di convocare in tempi brevi l’Assemblea nazionale del partito per aprire la fase congressuale. A favore hanno votato 107 delegati, 12 i contrari, 5 gli a

Brexit, Gentiloni: affronteremo negoziato non semplice in modo costruttivo

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“L’Italia ha bisogno di una strategia comune dell’Europa, nella quale il peso ai flussi migratori sia condiviso dai diversi Paesi europei. L’impegno dell’Italia è quello di spingere tutti ad una comune responsabilità”. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa, al termine dell’incontro con il primo ministro inglese, Theresa May, parlando del problema dell’immigrazione. “Abbiamo già fatto molti passi avanti”, ha detto presidente del Consiglio, “ma non sono sufficienti. Cercheremo di fare meglio anche la nostra parte”. Gentiloni ha annunciato, inoltre, il varo di “nuove misure e norme sull’immigrazione” durante il Cosiglio dei ministri in agenda per domani. In riferimento agli scenari internazionali, e alla difficile situazione in particolare del Mediterraneo, Gentiloni ha assicurato l’impegno a lavorare “insieme alla stabilizzazione della Libia”,”un obiettivo fondamentale, non solo per l’Italia ma per l’intera Unione europea, per le ragioni dei flussi migratori e

L’Europa al centro del Pd

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Crediamo sia necessario un investimento politico concreto e la sperimentazione di nuove forme di organizzazione, partecipazione e formazione. Per questo riportiamo l'articolo per l'Unità del 7 febbraio a cura dell' Associazione EU Dem   “L’Europa è politica interna, la sua centralità nell’agire politico quotidiano deve essere percepita a tutti i livelli all’interno del partito” :   è attorno a questa riflessione che l’associazione EuDem ha voluto preparare un  documento pre-congressuale  rivolto all’attenzione di circoli, iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico. Dieci anni fa la nascita del Partito Democratico ha rappresentato un’innovazione nel panorama del centrosinistra europeo: alcune intuizioni alla base del PD, in primo luogo le primarie, costituiscono ancora adesso lo stimolo per i mutamenti necessari nella partecipazione politica comuni a molti paesi europei e per il rilancio su nuove basi dell’azione e dei valori del PSE. Come associazione

La eNews del Segretario Matteo Renzi

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1. Non è una fiaba Per commentare questa settimana ho scelto un’immagine che mi sembra potente. Lui si chiama Hope, lei si chiama Anja. Sono ritratti in una posa analoga a distanza di un anno. Il bambino era stato nei fatti condannato a morte dalla sua stessa famiglia, sospettato di stregoneria. Quella mano amica non gli ha dato solo da bere: gli ha dato la vita. E un anno dopo quel bambino va a scuola. Per me questa immagine è l’immagine della vittoria della speranza contro il pregiudizio. È l’immagine della solidarietà contro l’odio. Dell’incontro contro la paura. Della vita contro la morte. Sono ore difficili a livello internazionale. Crescono le tensioni e si rafforzano quelle forze politiche che giocano sull’onda della paura (sarà interessante capire cosa accadrà in Francia anche alla luce della sfida lanciata dal nostro amico Macron, ne parleremo in una delle prossime enews). Mi piace l’idea di aprire questa settimana con questa foto. E di augurare al popolo delle enews una