«Non ditemi che le parole non contano»


Francesco Costa, vicedirettore del quotidiano online Il Post, ci racconta 11 formidabili discorsi di Barack Obama. Per iniziare bene il lunedì. Attenzione: servono fazzoletti.

Al di là delle opinioni di ciascuno di noi, serviranno il tempo e il lavoro degli storici per avere un’idea profonda e adeguatamente ragionata sui risultati ottenuti da Barack Obama negli otto anni in cui è stato presidente degli Stati Uniti d’America. I bilanci attuali sono interessanti e necessari, anche perché non ne abbiamo di altri, ma sono inevitabilmente schiacciati sul presente; molte delle scelte di Obama però si potranno valutare adeguatamente solo tra qualche anno. Così come le politiche degli anni di Clinton generarono una grande crescita economica ma forse misero le premesse per la crisi del 2008, servirà del tempo per capire davvero le conseguenze di decisioni articolate e complesse come l’accordo sul nucleare iraniano o la riforma sanitaria. Se volete già approfondire qualcosa, qui ci sono – in inglese – alcune analisi che vale la pena leggere. Poi ci sono i discorsi.

La carriera politica di Barack Obama è stata scandita da una grandissima quantità di discorsi memorabili per intensità, importanza ed efficacia. L’obiezione più semplice a questo punto è: sono semplicemente parole. Ma le parole di Obama in più di un’occasione hanno avuto conseguenze concrete, hanno cambiato lo scenario in modi tangibili e intangibili; e in generale, il discorso politico è da sempre un formidabile mezzo per influenzare il dibattito pubblico, dare spessore e profondità a una proposta, generare consenso attorno a un’idea o a se stessi, ottenere risultati. Lo stesso Obama ha fornito forse la migliore risposta a questa domanda durante la campagna elettorale del 2008.


Non ditemi che le parole non contano. “I have a dream”. Solo parole? “We hold these truths to be self evident, that all men are created equal”. Solo parole? “We have nothing to fear but fear itself”. Solo parole, solo discorsi? È vero che i discorsi non risolvono tutti i problemi, ma è vero anche che se non riusciamo a ispirare il nostro paese, a convincerlo a credere in qualcosa, non importa quante riforme e policy abbiamo in testa. Non ditemi che le parole non contano!


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