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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

È nato il Comitato provinciale Basta un Sì di Monza e Brianza

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(l'immagine si ingrandisce con un click) È nato il Comitato provinciale Basta un Sì di Monza e Brianza per sostenere il referendum del prossimo 4 dicembre sulla riforma della Costituzione. Leggiamo dal giornale online MB News . La presentazione si è tenuta ieri 26 ottobre, all’Urban center del capoluogo davanti a molti esponenti della società civile, che hanno firmato l’appello “Una riforma per la fiducia, il lavoro e lo sviluppo”.  Si tratta di Pietro Albergoni, Silvia Bolgia, Gianni Canova, Gigi Cattaneo, Lino Ceccarelli, Stefania Crippa, Vittorio D’Amico, Angela Dentoni, Marco Diegoli, Michele Faglia, Enrico Farinone, Antonella Ferrario, Maria Luisa Filippi, Maria Teresa Foa, Bianca Fumagalli, Mario Fumagalli, Iride Enza Funari, Zelindo Giannoni, Giuseppe Giovenzana, Maria Antonia Molteni, Lorenzo Ornaghi, Armando Pioltelli, Enzo Palumbo, Tino Perego, Francesco Pizzagalli, Ambra Redaelli, Ambrogio Riboldi, Gianfranco Rigamonti, Claudia Sala, Edoardo Scioscia, Paolo Ta

Lettura del sabato | 29 ottobre

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Nell'edizione numero 34 del Noi Brugherio, in distruzione in città a partire da questa mattina, è presente un botta e risposta fra l'attuale Sindaco Marco Troiano e il suo predecessore Maurizio Ronchi circa il progetto, approvato dall'amministrazione leghista, che prevedeva la costruzione di un auditorium polifunzionale presso l'area della ex-Rista. " Con un atto formale - si legge a pagina 5 - la giunta ha proposto ai costruttori di non edificare il centro polifunzionale previsto nell'area dell'ex Rista, in viale Lombardia, ma di corrispondere al Comune l'equivalente del valore dell'edificio, 3 milioni di euro ". La Piazza è del popolo Questa mattina inoltre, tutti raccolti sotto l'hashtag #sivainpiazza , circa cinquantamila militanti PD sono partiti alla volta di Roma dove, nel pomeriggio, è in programma la manifestazione dal titolo "Sì a un'Italia più forte, a un'Europa più giusta" che sancisce di fatto, l'

La risposta Isis all’offensiva su Mosul: il venerdì nero di Kirkuk

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La risposta dell’isis: attacchi multipli in piena notte, partiti dall’interno della città, dai quartieri arabi e dai campi di sfollati. Il nuovo reportage di Adriano Sofri. (Qui i reportage precedenti pubblicati l’ 11 , il 16 , il 18 e 19 , il 20 e 22 ottobre) Ed eccoci all’ottavo giorno. Al settimo non si riposarono. Continuarono gli scontri attorno a Mosul, si liquidò quasi del tutto la pendenza di Kirkuk. All’ottavo giorno continuarono attorno a Mosul e anche a Sinjar, la città e la montagna rese atrocemente famose per la caccia agli yazidi nell’estate di due anni fa, e anche a Rutba, cittadina sunnita nell’Anbar occidentale, la provincia di Ramadi. È chiaro il proposito dell’Isis di moltiplicare le sortite sui fronti più diversi per allentare e dirottare la stretta su Mosul. I territori sui quali si combatte pullulano di villaggi, a volte mucchietti di case di mattoni forati di cemento grigio e casupole di fango seccato, le più povere e le più belle. E in ciascun villaggi

Enews del segretario Matteo Renzi

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1. Emozioni americane Mi risulta molto difficile contenere le emozioni della visita di Stato della settimana scorsa negli Stati Uniti. A livello personale, innanzitutto, perché considero quella di Barack Obama una storia incredibile e la sua presidenza un passaggio cruciale nella storia americana. La scelta di dedicare all'Italia e al suo governo l'ultima cerimonia ufficiale della sua presidenza è figlia di una stima verso il nostro Paese di cui dovremmo essere molto orgogliosi. Tutti, nessuno escluso, indipendentemente dal colore politico. E dovremmo essere molto orgogliosi anche delle persone che hanno composto la nostra delegazione a cominciare dal meraviglioso quartetto al femminile con la più grande scienziata italiana, Fabiola Gianotti, la curatrice del Moma di New York Paola Antonelli, il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini e l'atleta paralimpica Bebe Vio. Sulla mia pagina facebook trovate alcune  immagini  di questa missione. Qui  il mio saluto al presidente

Presenze in aula e costi della politica. Ecco i confronti che lasciano di stucco

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Monta la polemica sugli stipendi parlamentari, in particolare dopo la presentazione da parte del M5S di un ordine del giorno per l’introduzione di un tetto all’ indennità dei membri della Camera. Ad oggi senatori e deputati ricevono una indennità mensile pari a oltre 10mila euro lordi (che diventano circa 5mila netti al mese), a cui si sommano un “rimborso per le spese accessorie di viaggio” pari a circa 1.650 euro, due quote da 2.090 euro per le spese di segreteria chiamate “spese per l’esercizio del mandato”. Quando un onorevole non è presente almeno al 30 per cento delle votazioni viene sanzionato e gli viene decurtata la diaria di 250 euro al giorno, ma l’indennità di 10mila euro non viene toccata. Diverso discorso per questori, presidente, vice presidenti, segretari di aula, capigruppo, presidenti di commissione, deputati in missione che vengono considerati sempre assenti giustificati e quindi non multabili. I cinquestelle propongono il taglio del 50 per cento della pa

Il comitato Basta un Sì si presenta alla stampa

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Martedì scorso si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Comitato "Basta un Sì - Brugherio" presieduto da Carlo Mariani. Qui sotto una breve rassegna stampa con gli articoli presi da Noi Brugherio, a cura di Filippo Magni e dalla Gazzetta della Martesana, realizzato da Sabrina Sala. P.S.: cliccare sull'immagine per ingrandire  

La Piazza è del Popolo

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“Ci vuole un’Italia più forte per un’Europa più giusta. E per questo ho scelto di chiamare a raccolta tutto il partito in una manifestazione nazionale di piazza il prossimo 29 ottobre a Piazza del Popolo. Ritorniamo in piazza, tiriamo fuori le nostre bandiere, raccontiamoci l’orgoglio di far parte della più grande comunità politica europea”. Matteo Renzi annuncia così la manifestazione nazionale del PD di sabato 29 ottobre, a Piazza del Popolo, per promuovere il ‘Sì ad un’Italia più forte, a un’Europa più giusta’.

Morire per Mosul? Tra mine e kamikaze parte una nuova offensiva

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Continua sulle pagine de l ' Unità lo speciale di Andriano Sofri da Mosul. (Qui i reportage precedenti pubblicati l’ 11 , il 16 , il 18 e 19 e 20 ottobre) La battaglia per Mosul – sono ancora tante battaglie. Ieri all’alba, dopo che gli aerei della coalizione avevano compiuto i loro raid, una nuova offensiva curda è stata lanciata a nord di Mosul, entro il territorio già largamente cristiano che comprende le cittadine di Bashiqa e Bertella. L’iniziativa è dei peshmerga del Pdk, che hanno base soprattutto a Erbil e Dohuk. Uno dei loro comandanti è Sirwan Barzani, nipote del presidente Masoud: le tribù dinastiche curde hanno infatti almeno questo risvolto, che parecchi dei loro rampolli stanno in campo senza imboscarsi. Questo ulteriore protagonismo dei peshmerga forse è un segno delle difficoltà maggiori incontrate dai militari iracheni, o forse era nei piani. Fra i curdi non è raro trovare una suscettibilità offesa nei confronti dei cristiani, cui si addebita una scarsa rico

Cosa dice la nuova legge contro il caporalato

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Martedì 18 ottobre la Camera dei deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge contro il cosiddetto caporalato che, tra le altre cose, contiene specifiche misure per i lavoratori stagionali in agricoltura ed estende responsabilità e sanzioni per i “caporali” e gli imprenditori che fanno ricorso alla loro intermediazione. I voti a favore sono stati 336, nessun contrario, gli astenuti sono stati 25 (Forza Italia e Lega). Il testo era già stato approvato dal Senato lo scorso agosto. Fino a sei anni di carcere per chi è giudicato colpevole del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, cioè di caporalato. E’ una risposta dura quella che giunge con la nuova legge approvata alla Camera. Su impulso dei ministri Orlando e Martina arriva al traguardo una legge che prevede innanzitutto pene più severe: d’ora in poi saranno sanzionabili, anche con la confisca dei beni, non solo gli intermediari illegali ma anche i datori di lavoro consapevoli dell’origine dello sf

"Il futuro di questa cruciale aera del mondo non può essere un ritorno al passato".

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In queste settimane dalle pagine de L'Unità, Adriano Sofri ci sta raccontando della situazione di Mosul. Le forze irachene, sostenute dalla coalizione internazionale, hanno lanciato l’offensiva per riprendere il controllo di Mosul, roccaforte dello Stato islamico in Iraq. Due anni dopo che i jihadisti presero il controllo della località abitata da 1,5 milioni di abitanti e dichiararono la nascita di un ‘califfato’ tra Siria e Iraq, circa 30mila soldati delle forze di Baghdad Vi proponiamo di seguito una riflessione più politica di Umberto De Giovannangeli Una guerra si può anche vincere ma se non si ha una strategia politica per il dopo, quella vittoria può trasformarsi in un disastro. A insegnarlo è la storia dell’Iraq. Abbattere il “mostro” non basta per dare stabilità e mantenere unito l’Iraq: valeva ieri per Saddam Hussein, vale oggi per l’autoproclamato “Califfo” dello Stato islamico, il tagliagole Abu Bakr al-Baghdadi. Senza memoria non c’è futuro. E la memoria de

L'Enews del Segretario Matteo Renzi

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È stata una bella settimana. Intensa e difficile ma bella. Una delle più belle da quando siamo a Palazzo Chigi per qualità e quantità del lavoro che abbiamo prodotto. 1. Il terremoto Abbiamo fatto il decreto sul terremoto e personalmente sono tornato ad Amatrice, Accumoli, Arquata. Per il momento - a differenza di altre vicende del passato - non ci sono polemiche e stiamo lavorando tutti insieme, bene, per queste terre. Per l'Italia. Avevamo garantito che non li avremmo abbandonati una volta spente le luci delle telecamere: niente più che il nostro dovere. Lo stiamo facendo tutti insieme, con gli italiani che in queste vicende mostrano il loro volto migliore. Anche se non ne parla più nessuno, noi siamo sempre lì, con il cuore e con la concretezza. E grazie a tutti quelli che ci stanno lavorando duro. 2. La legge di Bilancio 2017 Abbiamo fatto la legge di stabilità. Ci sono molte buone notizie e chi si lamenta dei tanti bonus forse lo fa perché rimpiange la stagione

Alcune cose sulla scuola superiore di Brugherio

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La politica non si fa per forza attraverso scelte opache, scambi, interessi personali. Chi sceglie questi sistemi sceglie una strada. Ma questi non sono i metodi del Partito democratico.  Non lo sono in generale e non lo sono neanche per la scuola superiore di Brugherio, sulla quale occorre precisare alcune cose:  La scuola superiore a Brugherio è importante per tutto il territorio; fino all'ultimo la Provincia ha cercato di mantenere i fondi che erano stati stanziati, perché la prospettiva è quella di avere un polo scolastico brugherese. Quei fondi, è bene ricordarlo, non erano sufficienti per costruire la scuola ed erano lì, immobilizzati da molti anni. La scuola non si faceva prima come non si fa adesso. In sostanza cambia poco. La scelta, tuttavia dolorosa, si è rivelata necessaria, per provare a chiudere il bilancio della Provincia: una Provincia che anche in una fase di transizione come questa, nella quale le risorse necessarie sono talvolta anche insufficie

Un goal contro l’emarginazione: 100 milioni per lo sport e le periferie

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“ Il tema periferie è entrato nel dibattito mediatico dopo le elezioni amministrative del 2016: allora non c’era giornale o talk-show che non dedicasse grande attenzione questo problema. E molti sottolineavano come la mancanza di attenzione alle periferie fosse uno dei gravi problemi di scollamento tra politici e popolo. Da ex sindaco prima ancora che da premier, credo che la sfida della qualità urbana e delle periferie sia uno dei più difficili e affascinanti del nostro tempo. Per questo abbiamo investito molto sulle periferie sia a livello economico che culturale, quasi sempre nel silenzio degli addetti ai lavori. Oltre un anno fa abbiamo stanziato cinquecento milioni di euro e chiesto alle singole amministrazioni di tutta Italia, di tutti i colori politici, di presentarci i loro progetti. Abbiamo ricevuto, però, richieste per oltre due miliardi di euro su progetti selezionati dai sindaci, tutti i sindaci, compresi i nuovi sindaci, non da noi. Con queste cifre avremmo dovuto b

Merito, competitività ed equità. Ecco la legge di bilancio 2017 #passodopopasso

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Oltre alla legge di bilancio abbiamo approvato “un dl che interviene sui fondi 2016, il famoso fondo della presidenza e interviene sull’obiettivo del governo di chiudere la parentesi di Equitalia aprendo un capitolo nuovo”.  Così  Matteo Renzi  ha aperto la conferenza stampa sull’esame del disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019. “La filosofia della stabilità 2017 è merito e bisogno, tenere insieme competitività ed equità, dare una chance a chi ci prova e una mano a chi non ce la fa”.   “L’Italia non va ancora bene ma dopo due anni e mezzo va un po’ meglio di prima, non siamo contenti, abbiamo fame di risultati positivi ma Italia va meglio. Passo dopo passo”.   La manovra per il 2017 è fatta “di 6 capitoli, il più importante è la competitività” sulla quale ci sono “20 miliardi in più anni”. Così il premier Matteo Renzi al termine del Cdm che ha varato la legge di Bilancio, citando gli interventi per Industria 4.0 e

14 ottobre 2016: sono nove. Tanti auguri, PD!

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“Riunire l`Italia, farla sentire di nuovo una grande nazione, cosciente e orgogliosa di sé. Unire gli italiani, unire ciò che oggi viene contrapposto: Nord e Sud, giovani e anziani, operai e lavoratori autonomi. Ridare speranza ai nuovi italiani, ai ragazzi di questo Paese convinti, per la prima volta dal dopoguerra, che il futuro faccia paura, che il loro destino sia l’insicurezza sociale e personale. Per questo nasce il Partito democratico. Che si chiamerà così ad indicare un’identità che si definisce con la più grande conquista del Novecento: la coscienza che le comunità umane possono esistere e convivere solo con la libertà individuale e collettiva, con la piena libertà delle idee e la libertà di intraprendere. Con la libertà intrecciata alla giustizia sociale e all’irrinunciabile tensione all’uguaglianza degli individui, che oggi vuol dire garanzia delle stesse opportunità per ognuno”. Queste le bellissime, mature e vere parole di Walter Veltroni dette per la nascita del Pd. Q

Renzi: davanti alle grandi crisi un frenetico immobilismo dell’Ue

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Davanti a uno scenario internazionale in continuo movimento, l’azione dell’Europa “ sembra caratterizzata da un frenetico immobilismo”. Lo ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, riferendo alla Camera sul consiglio europeo del 20 ottobre. “Il consiglio europeo si colloca in una dimensione difficile” e si propone di “illustrare la situazione politica dopo quello che è accaduto con il referendum inglese e dopo un anno di consultazioni elettorali. L’Europa ha subito un duro shock con la scelta di un Paese, la prima in sessant’anni, di lasciare la nostra comunità. Non aiuta la nostra discussione il quadro politico internazionale. Il presidente Obama, in un importante articolo pubblicato nei giorni scorsi, ha sottolineato la contraddizione di un mondo più prospero che mai, ma accompagnato da una inquietudine crescente” , ha aggiunto Renzi. Sulle questione della ricollocazione dei migranti nei paesi della Ue, Renzi vede la necessità che: “l’Italia sia promotrice di una pos