Unioni Civili. Le ragioni di una scelta


Venerdi si è svolto un consiglio comunale particolarmente importante, durante il quale gli assessori hanno presentato il bilancio in vista dell'approvazione che dovrebbe arrivare entro il mese di Maggio.

L'argomento però sul quale si sono concentrate maggiormente le curiosità e le attenzioni della stampa e del dibattito in città è stato quello scaturito dalla mozione presentata dal M5S sul tema dell'istituzione di un registro delle unioni di fatto.

Un tema che non puo' essere ignorato, nè sottovalutato nel dibattito sui diritti civili nel nostro paese. Un paese che è cambiato molto negli ultimi anni e che dovrebbe impegnarsi coerentemente per assicurare i diritti a tutti i cittadini, ignorando pregiudizi e prese di posizione ideologiche.

Per questo, anche come Partito Democratico, ci siamo fortemente interrogati sulla posizione da assumere in risposta alla mozione presentata dal M5S, e vogliamo spiegare i motivi che hanno portato alla bocciatura venerdi scorso della suddetta mozione.



Abbiamo affrontato la questione partendo da un punto di vista non ideologico, nella consapevolezza che un tema di questo tipo debba essere affrontato prima di tutto a livello nazionale, con un aggiornamento delle leggi che riguardano la famiglia. Un tema su cui la politica ha smesso di interrogarsi dal tempo delle proposte dei Pacs e dei Dico, poi bocciate.

Dal punto di vista comunale abbiamo voluto comprendere quali potessero essere le competenze, i reali diritti ai quali potrebbero accedere le coppie che, per i motivi più disparati, non possano congiungersi in matrimonio.  

L'importante era quindi non attribuire al registro un valore simbolico, dal gusto prettamente propagandistico, ma cominciare a comprendere quali possano essere le competenze sulle quali il Comune potrebbe intervenire in maniera concreta. Abbiamo studiato i percorsi delle realtà a noi vicine, attraverso le esperienze virtuose dei comuni di Monza e Vimercate ed, in misura diversa, quella di Milano.

Percorsi diversi ma che hanno saputo assicurare, con sapienza legislativa, dei diritti reali ai cittadini, guadagnando l'apprezzamento del forum delle Famiglie e delle associazioni che si occupano di diritti civili.

Queste considerazioni hanno portato ad un ragionamento di fondo. La complessità e la delicatezza del tema richiedono un approfondimento che non può essere evaso attraverso una mozione della quale condividevamo i presupposti. 
Non potevamo accettare però che si costruisse una via stretta per un dibattito così ampio, visto che la mozione descriveva nel dettaglio un percorso lungo il quale l'amministrazione avrebbe dovuto muoversi nel caso di approvazione.

Abbiamo quindi chiesto attraverso i nostri relatori in consiglio comunale che si aprisse un dibattito ampio e che coinvolgesse la cittadinanza intera su questo tema, che si cominciassero a studiare i nostri regolamenti comunali per comprendere quanto già esistente e quanto possa essere migliorato.
Richieste accolte dal Sindaco e dalla giunta che su questo punto si sono impegnate (ed a questo proposito sono disponibili sul sito del comune gli interventi di Pietro Virtuani e del Sindaco Marco Troiano, nonché tutti gli altri interventi sul tema, dalle ore 00:20).

Le logiche della condivisione e della partecipazione di cui giustamente il Movimento 5 Stelle si fa portatore non potevano essere trascurate in questo caso. 
Per questo pur essendo grati al consigliere Monachino nell'avere aperto il dibattito, ma prendendo atto della disponibilità dell'amministrazione sul tema, abbiamo deciso di procedere alla bocciatura della mozione.

Ci impegneremo, piuttosto, nel fare in modo che il tema dei diritti diventi parte del dibattito cittadino, nello studiare le pratiche migliori alla ricerca di una via Brugherese verso i diritti civili.

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