Carceri: Italia condannata


Italia condannata.

Oggi, la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha giudicato inumano e degradante il trattamento di 7 carcerati, detenuti nel carcere di Busto Arsizio e in quello di Piacenza, tenuti in celle dove hanno a disposizione meno di 3 metri quadrati.

E' questa la seconda condanna per il nostro paese, dopo quella del luglio del 2009, che aveva portato alla redazione del "piano carceri", che prevede la costruzione di nuovi penitenziari e l'ampliamento di quelli esistenti oltre che il ricorso a pene alternative al carcere.

E la sentenza di oggi, oltre alla condanna al risarcimento dei danni, chiede all'Italia di porre rimedio immediatamente al sovraffollamento carcerario.

I giudici della Corte europea hanno constatato che il problema del sovraffollamento carcerario in Italia è di natura strutturale; la Corte ha già ricevuto più di 550 ricorsi da altri detenuti che sostengono di essere tenuti in celle dove avrebbero non più di 3 metri quadrati a disposizione.

Il Ministro della Giustizia, Paola Severino, si è dichiarata "profondamente avvilita", aggiungendo tuttavia che "purtroppo l'odierna condanna della Corte europea dei diritti dell'uomo non mi stupisce", con riferimento al decreto sulle misure alternative alla detenzione, che il Senato ha deciso di non approvare prima dello scioglimento delle Camere.

Intanto siamo già al terzo suicidio in carcere nel 2013, come documenta qui il sito de L'Espresso.

Il settimanale Vita ha invece chiesto un commento (qui) a Francesco Morelli, del Centro Studi di Ristretti Orizzonti, una associazione da sempre impegnata nelle carceri italiane.

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