Un punto per la politica


Oggi, a proposito del confronto tra i candidati trasmesso da Sky, si discute su chi è stato il più bravo, chi il più affidabile, chi il più aggressivo, chi il più mediatico. Si discute e si commenta, in realtà, già da ieri, durante la diretta del confronto.

Ma, al di là delle pagelle, il confronto tv di ieri sera tra i cinque candidati alla premiership del centrosinistra è stata una grande prova di vitalità politica in uno dei momenti più confusi dell'Italia. In un momento complesso della vita del Paese, la buona politica ha dimostrato di poter interessare, appassionare, convincere.

Pier Luigi Bersani, Laura Puppato, Matteo Renzi, Bruno Tabacci e Nichi Vendola si sono confrontati ad armi pari su temi concreti. E si è visto che la leadership è davvero contendibile e la partecipazione degli elettori e il loro voto avranno un peso non scontato.

E chiunque vincerà ai gazebo, avrà in cassaforte un patrimonio di energia e di passione che sarà utile nella campagna elettorale e nel lavoro di ricostruzione del Paese. Se ci guardiamo attorno - tra le convulsioni del Pdl, gli editti di Grillo e le divisioni che attraversano il Centro - è sicuramente un segnale importante di dinamismo.

Ma c'è un altro aspetto che rende quel confonto la prova che l'Italia può farcela a cambiare. Questa volta, infatti, la politica ha riconquistato, anche in tv, il suo spazio vero: quello della battaglia delle idee, del confronto-scontro sui programmi e sulle scelte strategiche, del coinvolgimento dei cittadini.

Si è creata attenzione e tensione non per le malefatte di un Fiorito o di un Daccò né per le urla «sono tutti uguali» che agitano tanti talk show e nemmeno per i guai combinati da Berlusconi. È accaduto invece per una sfida tra cinque aspiranti candidati premier che hanno parlato del Paese, si sono punzecchiati e si sono giocati le loro carte con intelligenza o con astuzia. E dall’altra parte dello schermo gli spettatori-elettori erano lì, questa volta, per ascoltare qualcuno che si occupasse finalmente dell'interesse generale e non di qualche inconfessabile interesse privato.

Ieri sera il confronto fra i cinque candidati alle primarie ha assegnato dunque la vittoria al centrosinistra. Se il Pd e il centrosinistra fossero più consapevoli di avere questa marcia in più , che può far bene a se stessi e soprattutto all'Italia, forse il nostro orizzonte già oggi sarebbe meno nuvoloso di quel che è.

Anche a Brugherio iniziamo a raccogliere i frutti della mobilitazione: nello scorso weekend, nonostante il tempo, sono stati tanti i cittadini che, al mercato, in piazza e alla Casa del Popolo, sono venuti a registrarsi per il voto del 25 novembre. Siamo ora a poco meno di 200 iscritti, e le iscrizioni continuano, con il calendario che trovate qui, nella nostra pagina dedicata alle primarie.

Intanto, dal sito del nazionale, lo spot che promuove le primarie.

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