Trasporto scolastico, si cambia ancora (e si riduce il servizio)


Qualche giorno fa, nel fare il punto della situazione sulle novità nel mondo della scuola brugherese, avevamo scritto (qui) tra l'altro che la gara d'appalto per il servizio del trasporto scolastico era andata deserta, e che il Comune "ha deciso di procedere con una nuova procedura negoziata, senza bando, per cercare un gestore del servizio per il periodo 24 settembre - 31 dicembre, in attesa di rifare una gara completa".

Ora, mentre si cerca il gestore per il servizio fino a fine anno, il Comune ha pubblicato proprio ieri gli elementi della nuova gara d'appalto completa.

Il commissario, con la delibera 55 del 6 settembre, "assunti provvisoriamente i poteri del Consiglio comunale", ha infatti approvato la delibera che fissa (qui il testo) alcune novità:

1) la gara d'appalto è riferita al periodo 1 gennaio 2013 - 31 luglio 2015;

2) il capitolato speciale del servizio è stato revisionato "per quanto concerne aspetti che si ritiene possano incentivare quella partecipazione delle imprese risultata carente in precedenza";

3) in particolare, va evidenziato che, per ampliare "la gamma dei mezzi che le imprese del settore prevalentemente utilizzano", si prevede una gara per un massimo di 140 alunni, rispetto alla precedente di 180;

4) esclusione dei mezzi con posti in piedi, e quindi previsione di soli posti a sedere.

Con queste modifiche, quindi, il servizio, già tagliato per le scuole dell'infanzia, viene ulteriormente ridotto nel numero dei potenziali fruitori.

Il Comune, ammettendo "le modifiche esposte comportano una riduzione del potenziale numero massimo di alunni fruitori", che erano 190 nello scorso anno scolastico, giustifica questa scelta con il fatto che "entro la scadenza ufficiale della campagna iscrizioni al servizio si sono iscritti solamente 125 alunni e il regolamento comunale in materia subordina le iscrizioni tardive alla disponibilità dei posti effettivi dei mezzi appaltati".

A fronte di questa continua riduzione del servizio, e della difficoltà a trovare imprese che si facciano carico della gestione del trasporto scolastico, occorre anche avviare con maggiore decisione quella riflessione sulle modalità, alternative al trasporto scolastico, per organizzare altri servizi in questo campo, come il piedibus.

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