Pena di morte, ancora troppe esecuzioni

foto da una campagna di Amnesty International

Sono state almeno 5 mila le esecuzioni capitali nel 2011.

Ancora tante, troppe, ma c'è una buona notizia: rispetto all'anno precedente sono diminuite, e non di poco. Se erano 5.946 nel 2010, sono diventate circa 5mila nel 2011.

Cina, Iran e Arabia Saudita sono risultati essere, nel 2011, i primi tre "Paesi-boia" nel Mondo. La parabola discendente è dovuta soprattutto al calo delle persone giustiziate in Cina, scese dalle 5mila del 2010 alle 4mila del 2011. I dati sono contenuti nel rapporto annuale sulla pena di morte nel mondo redatto da Nessuno tocchi Caino, presentato ieri a Roma.

Sono poi 155 i paesi che hanno deciso per legge o in pratica di abolire la pena di morte, di questi 99 paesi sono totalmente abolizionisti, 7 gli abolizionisti per i crimini ordinari, 5 sono gli stati che hanno attuato una moratoria delle esecuzioni e 44 sono i paesi abolizionisti di fatto cioè che non eseguono sentenze capitali da almeno dieci anni o che si sono impegnati internazionalmente ad abolire la pena di morte.

E intanto proprio ieri in Giappone, unico Paese industrializzato e democratico insieme agli Stati Uniti che applica ancora la pena capitale, sono state eseguite due condanne a morte; il boia era rimasto fermo nel 2011, ma quest'anno il Giappone ha ripreso con le esecuzioni.

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