L'incubo è finito


Rossella Urru, l’italiana sequestrata in Algeria
a ottobre dello scorso anno,
è stata liberata in una non ancora precisata località del Mali. 

La notizia è stata confermata ieri dal Ministero degli Esteri dopo che voci non sicure si erano accavallate durante tutto il pomeriggio, a partire da un primo annuncio pubblicato dal sito del Foglio che ne aveva saputo da proprie fonti non indicate. Leggiamo le parole del ministro degli esteri Giulio Terzi dal sito de il Post.

«È una bellissima notizia. Rossella Urru è stata liberata e sta per entrare in contatto con il capo dell’unità di crisi. Forse occorrerà qualche mezz’ora prima di poterla avere veramente con i funzionari e le altre persone. Ho portato alla famiglia di Rossella i saluti del Capo dello Stato che ha seguito personalmente la vicenda. Rossella Urru rappresenta il simbolo dei valori del coraggio e dell’eroismo delle nostre donne»

Sempre il sito del quotidiano online riassume la vicenda.

Rossella Urru ha 29 anni ed è una cooperante italiana. Era stata rapita in Algeria lo scorso 22 ottobre da un gruppo di estremisti islamici, insieme ad altri due volontari spagnoli, Ainhoa Fernández de Rincón e Enric Gonyalons.

Urru lavora per una ONG che si chiama CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli) e al momento del rapimento era coordinatrice del campo profughi per rifugiati saharawi di Hassi Rabuni, nei pressi di Tindouf, in Algeria. Negli scorsi anni aveva portato a termine quattro missioni presso i campi saharawi e altre tre missioni in diversi contesti internazionali.

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