La città a misura di bicicletta


#salvaiciclisti è un movimento popolare e spontaneo, indipendente da partiti e associazioni, che chiede alla politica interventi mirati per aumentare la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane, sulle quali sono morti negli ultimi 10 anni 2.556 ciclisti.

Tutto parte dall’iniziativa Cities fit for cyclists del Times e dal manifesto di 8 punti che viene ripreso dai blogger italiani e rilanciato in rete sotto il nome di #salvaiciclisti.

In pochi giorni la campagna viene sposata dai principali quotidiani nazionali tra cui la Gazzetta dello Sport, il Fatto Quotidiano e, seppure in modo non ufficiale, anche da Repubblica, dal Corriere della Sera, da Paese Sera e dalla freepress Metro.

In meno di una settimana gli 8 punti del manifesto del Times vengono convertiti in un disegno di legge sottoscritto da oltre 60 parlamentari di tutte le forze politiche (tranne la Lega) attualmente in fase di approvazione al Senato (la scheda del Ddl sul sito del Senato).

Dopo due settimane dal lancio della campagna, i blogger italiani lanciano l’iniziativa “Caro Sindaco”, una lettera con cui si chiede l’implementazione a livello locale di 10 punti per favorire la ciclabilità e la sicurezza dei ciclisti nelle città Italiane.

Ad oggi hanno risposto favorevolmente all’appello, tra gli altri, i sindaci di Torino, Milano, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Roma, Ferrara, Napoli.

Entrambe le iniziative chiedono tra l’altro l’istituzione di “Zone 30” in ambito urbano, la costruzione di strutture atte a favorire la ciclabilità nelle città, il monitoraggio e ripensamento delle strade e degli incroci più pericolosi e, a livello locale, maggiore impegno per contrastare il fenomeno della sosta selvaggia.

Oltre 15.000 persone hanno già aderito alla campagna attraverso il gruppo su Facebook, tra cui anche Margherita Hack, Filippa Lagerbäck, Lorenzo Jovanotti, Litifiba, Marc Augé, Susanna Tamaro.

Il movimento ieri ha pubblicato un appello indirizzato al presidente del Consiglio, Mario Monti, per chiedere la modifica dell’articolo 12 del decreto legislativo 38/2000 per aggiungere “l’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico” verso il proprio posto di lavoro.

L'appello lo potete leggere qui.

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