Bersani: «Al mio partito chiedo coraggio»



Ieri, Maria Zegarelli ha intervistato, per il quotidiano  L'Unità il Segretario Pierluigi Bersani. Per chi se la fosse persa vi riproponiamo l'intervista.

«Al mio partito chiedo di avere coraggio. Un partito di governo deve aprirsi, coinvolgere, ascoltare, ma poi deve decidere. Con nettezza». 
Chiede coraggio il segretario Pier Luigi Bersani, sulla collocazione europea, sui diritti, sul rinnovamento, sulle primarie. Al governo, invece, chiede cautela con gli annunci: «Mi sembra ci sia un eccesso di ottimismo sul decreto sviluppo». 

Segretario, Monti ha detto che si è allargato il cratere della crisi. Siamo ancora sull’orlo del baratro?
«Fin qui abbiamo evitato di essere l’epicentro della crisi, di esserne i protagonisti come poteva essere sei mesi fa. Ora il nostro sforzo di allontanarci dal punto critico mostra molti punti interrogativi perché non sono emerse decisioni europee davvero solide ed è a rischio l’euro. Mi auguro che il vertice di giugno segni discontinuità».

Monti ha detto che, se il governo non ci arriva con la riforma del lavoro approvata, l’Italia rischia passi indietro.
«Noi abbiamo dato la nostra piena disponibilità ad accelerare, anche se molte norme, com’è noto, non ci convincono. Le cose dette a gran voce oggi e unitariamente dai sindacati noi le condividiamo. Chiediamo che in queste settimane arrivi una risposta seria ed efficace sugli esodati». 

Alfano dice che nel dl Sviluppo c’è solo un miliardo e non ottanta. Anche lei ha espresso perplessità. Cosa non va? 
«Intanto parto dallo sforzo positivo che si è fatto. Ci sono delle novità, un insieme di iniziative giuste, credo però che ce ne sia qualcuna discutibile. Mi chiedo se...

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