Piazza della Loggia: 38 anni senza verità


Sono passati trentotto anni dalla strage di Piazza della Loggia.

Otto persone morirono. I feriti furono più di cento. Abbiamo il dovere di tenere viva la memoria di quel drammatico attentato e la sequela di episodi che caratterizzarono gli anni della strategia della tensione.

Fu messa in atto una lotta contro lo Stato, contro le Istituzioni democratiche nate dalla Resistenza. Tuttavia, il Paese comprese bene la portata della sfida e reagì con determinazione. Si alzò un muro invalicabile a difesa della convivenza civile e della nostra democrazia. Fu sconfitta la logica della violenza e della sopraffazione, ma il prezzo pagato dall'Italia alla violenza politica è stato molto alto.

Oltre al dovere della memoria, non dobbiamo smettere di chiedere verità e giustizia per le vittime e per i loro familiari. Verità e giustizia che, ancora una volta, sono venuti a mancare. Dopo 38 anni la giustizia non ha ancora individuato colpevoli (vedi qui)

Oggi il Presidente Napolitano ha avuto parole molto nette: "va messo in luce quanto è emerso, dalle carte processuali e dalle inchieste parlamentari, sulla matrice di estrema destra neofascista di quell’azione criminale e sugli ostacoli che una parte degli apparati dello Stato frappose alla ricerca della verità".

Il messaggio che deve passare è che non abbiamo
nessuna intenzione di arrenderci. La verità arriverà.

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