Ricordare per non ripetere


In questi giorni ricorre la 67 °esima commemorazione della strage di Marzabotto.

L'eccidio di Monte Sole (più noto come strage di Marzabotto, dal maggiore dei comuni colpiti) fu un insieme di stragi compiute dalle truppe naziste in Italia tra il 29 settembre e il5 ottobre 1944, nel territorio di Marzabotto e nelle colline di Monte Sole in provincia di Bologna, nel quadro di un'operazione di rastrellamento di vaste proporzioni diretta contro la formazione partigiana Stella Rossa.

La strage di Marzabotto, con circa 700 morti (tra cui intere famiglie e molti bambini), è uno dei più gravi crimini di guerra contro la popolazione civile perpetrati dalle forze armate tedesche in Europa occidentale durante la Seconda guerra mondiale.


Il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani proprio in questi giorni ha voluto ricordare quella tragica pagina della nostra storia. 

Ricordare per non ripetere.

"L’eccidio di Marzabotto è una di quelle tragedie enormi che la storia ci ha consegnato e che ci interroga sulla natura umana. Davanti a tanta ferocia ci si chiede quale belva si annidi nel cuore dell’uomo. La memoria è quindi un dovere verso le vittime e insieme un monito per il futuro"

"Mai più, non deve essere solo un’invocazione ma un impegno a lavorare affinché quella belva non torni, un dovere a svolgere nel proprio tempo e con la propria responsabilità tutto ciò che è possibile affinché prevalga la parte più umana, civile e rispettosa della dignità di tutti gli uomini e le donne del mondo. L’esigenza di dare un ordine più giusto al mondo appare ogni giorno più evidente di fronte alle nuove tragedie che minacciano un’umanità che, come a Marzabotto, è tragicamente offesa. Di questo dobbiamo rendere consapevoli le nuove generazioni perché sappiano che a loro spetterà questo compito. Non possiamo accettare le mistificazioni della storia e i tentativi di svilirne il valore. Nella vita di un popolo ci sono date e simboli che non possono essere offesi senza ferire la coscienza comune.

Abbiamo detto molte volte che la pietà è per tutti ma che la riconoscenza è solo per chi ha restituito all’Italia la libertà e la pace. La storia non si ripete mai uguale, ma occorre vigilare affinché i germi dell’intolleranza, del razzismo e del populismo non tornino a generare mostri. Per questo dobbiamo difendere i valori di libertà, uguaglianza e fraternità. Dobbiamo difendere la democrazia e i principi della Costituzione. Valori calpestati e offesi a Marzabotto dalla barbarie nazista e fascista."

"Valori rinati nella primavera del 25 Aprile, una data
che non abbiamo accettato e non accetteremo mai
che venga cancellata,
valori che ci impegniamo a portare nel futuro".

DoppiaM

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